United States or Finland ? Vote for the TOP Country of the Week !


Lo trovai nella sua farmacia, dietro il banco, occupato a servire una vecchia montanara catarrosa e febbricitante. Veder quella donna che, di femminile, non aveva che la gonna cenciosa, e pensare alle roccie basaltiche tutte a buchi e a crepacci, che si trovano sulle cime, in mezzo al verde, sparpagliate non si sa come e perchè era la stessa cosa. Quella creatura apparteneva alla montagna, era una parte di essa; salendovi e scendendovi per settant'anni (che meno non ne mostrava) se ne era compenetrata la natura. Come esistono rupi che hanno profili umani, argomenti a così buie leggende, quella vecchia aveva le sembianze di una rupe; con un po' di fantasia ne avreste scoperto sull'epidermide i licheni e il muschio. Ella brontolava senza interruzione, con una voce chioccia e malinconica la litania delle sue sofferenze; il farmacista continuava imperturbabilmente a stritolare le sue droghe in un mortaio di marmo, mescendovi ogni tanto qualche gocciola di valeriana, con una eleganza tutta particolare, e un sorrisetto d'uomo contento. Era, per un simile paesucolo, una farmacia veramente bella. Il legno inverniciato e i vetri degli scaffali erano senza scrostature e senza macchie. Le due bilancie scintillavano, tazze di porcellana, scodellini di ottone, cucchiai, forbici, il rotolo di cordicina color rosa, tutto era al suo posto, come se si trattasse di essere ispezionati da una commissione della Facolt

Con quel decreto del novembre era arrivato per lo stato di Napoleone III il momento, che per ogni governo malcerto è il più critico: l'istante che comincia a riformarsi. Ma questo istante, essendo la forza politica della nazione presso che spenta, durò dieci anni interi. L'opposizione prese vigore lentamente; riportò alcuni successi nelle elezioni del 1863 e più nelle elezioni suppletive e nella ricostituzione dei consigli comunali: nella potente capitale si determinò una importante maggioranza contro il governo. Era venuta su una nuova generazione, la cui coscienza non era compenetrata dalla memoria dei terrori dei giorni di febbraio; e il despota doveva essere assalito sovente dal sinistro pensiero: che cosa accade ora, se le moltitudini, abituate come sono a addebitare all'imperatore ogni calamit

Assistevo ai progressi di Fausta come al lento sbocciare di un fiore di cui non si conoscono la forma e le tinte. La sua timidezza mi incantava; la sua vita si riduceva a una continua sorpresa davanti alle cose, a una specie di stordimento che la teneva per alcuni istanti perplessa e poi la faceva scattare in sussulti di gioia. Ho notato, giorno per giorno, le più minute osservazioni, i fatti più insignificanti che assumevano grande importanza perchè riguardavano un cuore e uno spirito, che pure talvolta si chiudevano inconsapevolmente, istintivamente, e si rendevano impenetrabili. Ed io rimanevo deluso e turbato davanti al mistero dell'avvenire di quella creatura che così si sottraeva all'influenza mia e di mia madre, quando più ci lusingavamo di averla compenetrata e domata. Riflettendo però, ero contento di vederla agire liberamente, di vederla riapparire quasi subito piena di tenerezza, di effusione, di gratitudine, di sentirla esprimere con parole di una semplicit

Alla distanza in cui era, non si poteano distinguere i lineamenti del viso, ma s'indovinavano regolari e bellissimi, al soave effetto che facevano da lunge. L'ovale un tal po' allungato di quella faccia, la carnagione bianca, pallida come di una bella morente, richiamavano alla memoria una di quelle madonne in cui il pennello di Carlo Dolci ha così mirabilmente accoppiata, compenetrata quasi, la bellezza col patimento della materia, di guisa che il rimirarle vi sveglia ad un tempo la volutt