United States or United Kingdom ? Vote for the TOP Country of the Week !


Toniolo prendeva il fresco sulla soglia della sua farmacia, coi pollici nei taschini del panciotto, seguendo con occhiate lunghe e profonde tutte le donne che passavano; occhiate che non gli costavano nessuno sforzo, che erano naturali ai suoi occhi ben tagliati, dal colorito intenso, che facevano supporre tutto un fondo di pensieri ed avevano procurato alle sue attrattive di borghese sentimentale, un discreto numero di simpatie femminili.

Poi essa volle che imparassero a preparare un impiastro; prese dalla sua farmacia un po' di farina di semi di lino, e insegnò a versarci sopra l'acqua bollente e fare come una poltiglia, poi a stenderla sopra una stoffa leggera e cucirla tutto intorno in modo che non uscisse; questa cosa divertì molto quelle bambine; come se fosse un gioco, vi si misero di buona voglia.

Andò poi a prendere nell'armadio la cassetta della farmacia, ne tolse cotone e pezzuole fenicate, e con queste, legò stretto il dito del fratello raccomandandogli di star tranquillo e di star più attento un'altra volta. L'Angiolina le chiese perchè adoperasse quelle pezzuole che puzzavano, invece di un semplice pezzo di tela.

Ma Alberto si alzava reprimendo, per convenienza, un lieve stiramento delle braccia. Ho bisogno di muovermi diceva. Prendeva il cappello, la canna, la baciava e andava in farmacia a raggiungere gli amici.

Risalì in vettura e ne discese ancora una volta, davanti a una farmacia. Voleva consegnar ella stessa la ricetta del dottor Boni. Se ci d

Allora pensando alle visite reiterate del farmacista, sospettai che avessero qualche rapporto col fatto, e pregai l'organista a seguirmi per avere le prove delle mie asserzioni. Egli si rifiutava, ma io insistetti, e dopo d'aver bevuto un bicchiere di vino, ci recammo insieme alla farmacia. Il farmacista ci raccontò come era passata la storia.

Quello esteriore era verdognolo, orlato di antico jais. Sotto il braccio sinistro ella aveva l'ombrello: il destro era infilato nel manico d'un cestino, che doveva essere ben greve: la piegava, quasi. E così disparve. Poco dopo giunse lassù il delegato di pubblica sicurezza con un medico, frequentatore della Farmacia della Rosa in piazza Carbonara.

Qua, vediamo! Il Direttore gli strappò la busta di mano. C'erano le duecentocinquanta lire. Oh, alleluia! esclamò la Gioconda avvicinandosi colle mani sui fianchi, e aspettando la sua parte. Mi darai le venti lire per il dentista! esclamò subito anche Evelina. Essa, quando c'eran denari, ne domandava sempre, per il dentista, il dottore, la farmacia Zambelletti. Uno alla volta! Uno alla volta!

Il povero sant'uomo e il suo presbiterio, un medico e una farmacia, un sindaco e la sua storia... Ecco tutte le mie scene e tutti i miei personaggi. Nulla è grande, nulla è piccino; il cuore ne è la misura; e un po' del mio è restato lassù in quei boschi, fra quelle pareti bianche, in mezzo a quel beato silenzio; lassù dove furono prima pensate queste pagine.

Il suo terrore non era senza motivo: s'era appena allontanato che sbucò dalla farmacia la sinistra figura del sindaco, e passandoci innanzi ci diè una breve occhiata di traverso. Il signor De Emma corrugò la fronte e mormorò: poveretto, egli fa una dura penitenza! povera Rosilde se la lo vedesse! e non poterlo soccorrere! maledetto sistema di spiritualistiche ipocrisie!