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Orlando ed Enzo, scorto Pardo, lo seguirono in mezzo ad un turbine di spari e polvere, e sguainate le sciabole e spianate le carabine caricarono il nemico coll'audacia dei magnanimi, onorarono stessi, s'accrebbero lustro.

Orazio aveva servito con onore la Repubblica romana. Ancora inerbe, egli fu tra i primi che nel glorioso 30 d'aprile caricarono e fugarono gli stranieri invasori. A Palestrina riportò onorevole ferita di palla alla fronte. A Velletri, dopo aver freddato un ufficiale di cavalleria napoletano col suo archibugio, lo spogliò delle armi e le portò in trionfo a Roma.

Al giorno fissato Silvio andò a riceverli alla stazione, e caricarono una gondola coi cesti e le sporte dei regali e il loro bagaglio. Arrivati a casa abbracciarono cordialmente Metilde, e dopo scambiati i saluti e le solite domande, presentarono gli oggetti portati in dono.

Curzio e Tognetti si caricarono di quanti fucili poterono portare, ed uscirono. Monti rimase solo.

Irruenti, le belve si precipitarono a soccorrerli. Per tre volte, stretti in gomitoli balzanti, e con assalti uncinati di rabbia esplosiva, le tigri caricarono gli invisibili fantasmi di cui ribolliva la profondit

I Romani ebbero sentore del movimento e si trovarono preparati a ricevere il nemico. Essi però non s'aspettavano ad un attacco alle spalle, ciocchè produsse qualche confusione nella nostr'ala destra, ove gli Spagnuoli caricarono risolutamente protetti dalle tenebre.

Il greco gettò un fischio prolungato; tutti i beduini gettarono gli archibusi ad armacollo, piegarono le tende, caricarono i loro utensili sui mahari e sui cammelli e s'internarono nella foresta. Fit Debbeud li seguì dopo d'essersi assicurato che ogni traccia dell'accampamento era scomparsa e di aver comandato a due dongolesi di andare a mettersi presso la galleria.

Le due rivali, di comune accordo, caricarono con grande attenzione le carabine, dopo di aver fatto scoppiare tre o quattro capsule per accertarsi del buono stato della batteria.

Allora i padrini misurarono la distanza, caricarono le pistole, ce le consegnarono montate, e ci posero in guardia. In quel momento, avendo paura d'aver paura, io non pensava più a nulla. Guardai in faccia il dottore, che aveva i capelli irti, ed era pallido come un morto. Pareva che la sua testa si sostenesse più del solito sui solini, la sua bocca faceva uno sberleffo. Egli si teneva immobile colla pistola tesa. Io mi avanzai verso di lui lentamente, e giunto circa alla met