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A quell'indiavolare accorrono Ildebrandino ed Oberto. Essi avevano combattuto gli invasori, ma non avevano trovato Imilda per tutto il castello, alcuna cosa saputa di lei. I servi e le ancelle crano stati uccisi: il povero Federigo più non tornava dal campo di certo. Accorrono dunque Ildebrandino e Oberto, sclamando: È proprio lui! Gii spiriti hanno braccia di nebbia. Questo no, per Dio!

«Mentre le provincie erano messe a fuoco e sangue dai perfidi invasori, Roma, che giusta i preconcetti disegni avrebbe dovuto insorgere, se ne stava salda, quieta, imperturbata, pronta bensì agli eventi, ma fidente, e stretta al suo amato sovrano. I membri del sedicente Comitato romano davansi bene attorno a fare proseliti, ma gli sforzi non riuscendo alla vastit

In essa, Galeotto rammentava l'ossequio dei Carretti e la loro divozione ai reali di Francia; ricordava come un Nicolò, suo zio paterno, combattendo per Carlo e pel nome francese, fosse stato ucciso in battaglia dagl'Inglesi invasori; soggiungeva essere egli stato mai sempre nemico acerbo ai Fregosi, i quali, essendo Barnaba Adorno doge di Genova, avevano ingannato Sua Maest

Ma riunitisi ivi sotto Ezio i restanti romani e i nuovi visigoti contro ai novissimi invasori, li vinsero a Châlons in gran battaglia , e cosí li rigettarono sull'Italia.

inganni siffatta moltiplicitá di nomi sul numero degli invasori. I longobardi furono certamente i piú numerosi tra essi di gran lunga; eppure furono pochi. Ad ogni modo, la loro pochezza si manifesta da ciò, che non poterono, nell'invasione poi mai, occupare tutta Italia contro a' greci, difenderla contro a' franchi.

A quel che si diceva, i Francesi sebbene vincitori, non osavano avventurarsi di qua dell'Apennino: i popoli respirarono; ognuno attese a mettere in salvo le cose di pregio; non si vedeva l'ora d'aver tirato in casa i ricolti; i preti tornavano a predicare la crociata contro gli invasori ma non erano creduti; e intanto si avanzavano i grandi giorni d'estate.

I barbari invasori dell'imperio furono quasi tutti di quella nazione, che chiamò e chiama se stessa dei «Deutsch», che i romani chiamarono primamente «teutoni» e poi «germani», e noi chiamiamo «tedeschi». Poche eccezioni trovansi a tal fatto, piú poche tra le genti stanziate; e noi noteremo quelle che venner tra noi.

Allora ebbero grand'agio i barbari ad ordinarsi, ad assalire su tutti i limiti. Respinse gli alemanni e i goti, non piú invasori solamente de' limiti, ma d'Italia, dell'Umbria! E vinse e prese Zenobia, la famosa regina di Palmira, invaditrice d'Asia minore, Siria ed Egitto.

Di tratto in tratto, si sentiva qualche leggero colpo di gomito, ma leggero assai, da parer il cenno d'un amico che volesse dire: Son qui, piuttosto che l'urto d'uno sbadato; e col colpo di gomito, certi suoni di voci tanto più soavi delle grida che gettavano le saragozzane antiche dalle finestre delle case crollanti, e tanto più ardenti dell'olio bollente che versavano sugli invasori!

Perciocché i fatti sono che la Spagna e l'Italia, le cui lingue serbano piú latino, ebbero piú invasori che non Francia; e che in questa n'ebbe forse piú la parte meridionale la cui lingua d'oc serbò parimente piú latino.