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Israele trovavasi accasciato per una forte rotta subita dai Filistei e che fu causa della morte improvvisa e tragica del suo venerando giudice e pontefice Eli; della perdita dell’Arca santa e di parecchie belle provincie dello stato; della morte di tanti prodi soldati che lasciavano deserti e derelitti vecchi genitori, tenere spose e innocenti bambini.

Filippo aveva le labbra bianche e il suo corpo tremava come scosso da febbre violenta; egli si abbandonò in una poltrona, nascose il volto tra le mani, e stette così, per lungo tempo, in silenzio, agitato sempre da un tremito invincibile. Emma tacque ella pure, a lungo, guardando l'uomo superbo, ridotto da una parola come uno schiavo o come un mendico, accasciato sotto il peso della sua passione.

Tutti sorsero in piedi, fra lo sbatacchiare delle sedie, applaudendo, gridando evviva. Il duca Giovanni, alzò il bicchiere colla mano tremante.... ringraziò con un sorriso che gli errava amaro, straziato fra i baffi irti, ringraziò inchinandosi col capo Sua Eccellenza, ringraziò a destra a sinistra della tavola, poi si lasciò ricadere, come accasciato sulla sedia.

Cantasirena rimaneva accasciato, affranto: Non avvilirmi tu pure!... Non imperversare contro di me! Pensa al mio passato, splendido, glorioso, alla mia vita di sacrifici, di lavoro.... a quello che ho fatto per tutti, anche per te, e risparmiami l'ultimo colpo.... non abbeverare di fiele l'agonia delle mie più belle speranze!

V'assicuro, insistè Marco nel tuono più fermo, che v'ho detto il vero.... assolutamente. Il marchese raccapricciva e cadde accasciato su un mucchio di macerie. Marco lo lasciò alcuni istanti alle sue sofferenze. Ma, soggiunse, toccandolo in un braccio e mutando l'intonazione della voce, la fortuna anche questa volta vi ha aiutato; voi siete il suo beniamino!

E ancora, perchè meglio sfuggisse a una definizione * esatta, non era ingenuo se non a intervalli, alternando pensieri ed azioni da fanciullo a imprese da tenace esperto; ora in preda a entusiasmi ingiustificati, ora scorato per un ostacolo illusorio; ora senza scrupoli, ora accasciato da rimorsi ingiusti.... Qualche volta lo si poteva credere uomo da calpestar tutto per giungere anche a un capriccio; qualche volta, un imbelle che si spaventa d'una parola.

«Si pose in ginocchio accanto al mio cadavere, e, giungendo le mani come se pregasse perdono, mi susurrò all'orecchio: « So che tu vivi, che vedi e che senti: ma non lo dirò. M'hai schiaffeggiato e m'hai chiamato vile; i vili non salvano i coraggiosi, ma si vendicano. «Poi si alzò, e col volto fra le mani, come accasciato dal dolore, uscì, e tutti lo seguirono.

Torvo o accasciato, con le braccia ciondoloni e con la testa china sul petto, egli non aveva più la baldanza dei primi giorni di battaglia; soffriva delle sofferenze dei suoi cari, o imprecava al destino che l'aveva condannato a servire.

Maurizio lo sapeva bene, lo conosceva anche meglio del dottore, il veleno che aveva ucciso quell'uomo. E cadde senza far parola, sul seggiolone a piè del letto, rimanendovi accasciato, assorto ne' suoi negri pensieri. Quante rovine intorno a lui, e per cagion sua, per colpa sua! Il destino.... Si accusa facilmente il destino degli errori degli uomini.

Trovò il giovane chiuso nella sua camera, terreo in faccia, collo sguardo spento, cupo, accasciato, rispondendo a mala pena e di cattiva grazia. Tu se' stato ammalato, caro Emilio? No. Che cos'hai dunque? Perchè non ti lasci più vedere? Perchè sei così abbattuto? Ti è capitata qualche disgrazia? A me dovresti dirlo.