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Che cos'è quella chiave? Perchè il signor Lograve ti ha dato tutti quei denari? Vieni, vieni, susurrò Battista trascinando seco la Lisa, caricatosi dei due fardelli. Ti spiegherò poi. No, gridò la ragazza, voglio saperlo.

No, mamma, credilo, sotto quell'ombrello si stava benissimo, disse Cecilia avviandosi a casa. Birichina! le susurrò all'orecchio Ferruccio mettendosele al fianco. L'istituzione dei giurati è un mistero come un altro. Mistero!...

Ora, in quella ch'ei si provava a leggere tre esametri intieri, rosso in viso come una ciliegia, poichè si vedeva tanto vicina la dama e ne udiva la voce salire fino a per la prima volta, soave come un susurro della brezza, fu scosso improvvisamente dalla festevole parlantina del giardiniere. Signor Laurenti, buon giorno! Oh, buon giorno, Giacomo. E come va la camelia?

Il Frate si pose a sedere sopra la terra, lo segnò della mano, susurrò un'orazione, e gli diceva: «Parla, Re, io sono parato.» «Padre mio, Padre mio, io sto per accusarmi di un delitto che il cuore mi scoppia a pensarci.» «Abbi costanza: così tosto diffidi?» «No, spero.

Il giardino s'era confuso in una massa violacea, rotta ancora dal luccichio cupo della vasca. Una zona di luce persisteva ai confini del cielo, una larga zona tricolore: sanguigna in basso, poi arancia, poi verde del verde d'un vegetale morente. Nel silenzio crepuscolare una voce liquida e forte risonò, simile al preludio d'un flauto. Cantava l'usignuolo. È sul salice mi susurrò Giuliana.

Procurino di far presto susurrò l'uomo prudente. All'osteria della Fraschetta famosa nella storia delle scampagnate milanesi, specialmente in primavera, quando fioriscono le mammolette e gli amori delle sartine, c'è sempre vin buono, latte fresco, buon salame, un bel giardino, delle sale pronte e molta indulgenza per tutti i peccati di gola.

Hai piacere susurrò sul mio petto di vedermi con quest'abito? Tutti gli altri vedono la loro sposa così; ho voluto che mi vedessi così anche tu. E rialzò sorridendo il viso, un viso timido e luminoso. Poi lo chinò ancora e disse con voce spenta: Ne sono degna? Non le risposi con parole ma intese bene la mia risposta.

Fui per serrarla nelle mie braccia ed ella se ne avvide, si sgomentò alla sua volta, tornò seria e tranquilla, e mi susurrò poi che non sapevo ancora niente, che neanche le parole sue più amorose conoscevo ancora e che bisognava aspettare a quando sarebbe mia moglie.

Fu prima un susurro intorno al libro, poi un fracasso insostenibile. Dissero alcuni che non si trattava d'un poema ma d'un romanzo; dissero altri che non si trattava d'un romanzo ma d'un poema; e non potendo classificarlo esattamente, i critici s'irritarono.

Fulvia, ebbe a quelle parole un impeto di passione così subitaneo e violento da sembrar quasi simulato, e si protese verso lui: Allora mi amerai molto, gli susurrò all'orecchio, molto, e non avrai segreti per la tua Fulvia... È vero che non avrai per me dei segreti? ripeté con ansia dolorosa, avvicinandoglisi ancor più.