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Le sei monete di questa serie, come pure quelle di puro rame per la Dalmazia e per l'Albania, continuarono ad aver corso nelle isole Jonie, dove si battevano nel 1801 autonomi pezzi da 5 e 10 gazzette venete, fino al 1819 in cui il governo protettore di quelle isole decretava la loro distruzione, e se ne giovava a battere gli oboli ed i dittoboli colla figura sedente della Britannia.

Nel regolamento del 1801 erano prescritte riunioni eccezionali con l’intervento del Senato e dei nobili: ma queste erano ripetizioni di altre consacrate nei regolamenti precedenti. La cicalata per l’ultimo sabato di Carnevale non poteva esser nuova se nella Peloritana di Messina essa assurgeva ad un avvenimento mondano di prim’ordine con D. Pippo Romeo. Di cicalate accademiche in poesia parecchie ne recitò il Meli dentro e fuori citt

Ma vi ha di più: io sono lieto di potervi oggi recare una nuova prova meravigliosa della precoce potenza, con la quale Alessandro Manzoni sentì stesso. Uno de' più geniali amici della sua vecchiaia, il professor Giovanni Rizzi, poeta gentile e sapiente educatore, conservava inedito presso di un mirabile Sonetto, composto dal Manzoni nell'anno 1801, il che vuol dire sul fine del suo quindicesimo o sul principio del sedicesimo anno della sua vita. Egli mi permise, per tratto di grande amorevolezza, in questa occasione a me tanto solenne, di levarlo dall'oblio immeritato, in cui rimaneva da settantasette anni. È, come vedrete, un ritratto fisico e morale che lo stupendo giovinetto faceva di stesso; vi è qualche cosa d'ingenuo nell'espressione, ma nel tempo stesso vi si ammira, insieme con una grande e preziosa sincerit

Poscia, nell'anno 1736, tutta l'Elba, compreso Piombino, cadde sotto il regno di Napoli, e passò quindi nel 1801 al Regno d'Etruria, sino a che venne aggregata alla Francia nel 1805. Gli Spagnoli rimasero molto tempo a Porto Longone, e ve n'è quindi rimasto il ricordo di essi ed anche oggi vi si adopera nell'apostrofe il «Don».

La crocifissione svolgevasi crudamente realistica, e alcune circostanze di essa dovettero concorrere alla sgradita impressione ricevutane dal dotto visitatore. Di più facile contentatura, Ferdinando III si divertì moltissimo della processione figurata del 4 maggio 1801, ripetuta nella medesima Monreale³⁴. ³⁴ Raccolta di Notizie, n. 36, Palermo, 4 Maggio, 1801.

Quello spensierato dei re, o quel re degli spensierati che fu Ferdinando III, l’8 settembre del 1801 ebbe gran piacere di recarsi anche lui nella storica cittadina. Discesone, volle da una villa, forse quella di S.a Croce, gi

Scorrendo la lista dei tassati per quartieri nel giugno del 1801, sorprende la differenza tra alcuni di essi. Quello di Siralcadi (Monte di Piet

Fra le molte opere filosofiche e letterarie del signor Federigo Bouterweck non ci pare la meno importante questa che annunziamo. L'autore ne mandò alle stampe il primo volume l'anno 1801, e cosí via via gli altri fino al decimo, che uscí in luce lo scorso anno e che ce ne promette per lo meno un altro ancora.

¹ A ben giudicare dell’immenso Diario Palermitano di quest’ultimo, giova sapere che la parte finora stampata nella Biblioteca del Di Marzo giunge solo all’anno 1784, e che i 17 anni rimanenti, fino al 1801, vigilia della morte dell’Autore sono compresi in ponderosi volumi mss. di ben 6584 pagine in-folio, che io ho spogliati al pari di centinaia d’altri volumi, egualmente manoscritti, dell’antico prezioso Archivio del Senato di Palermo.

In essa si notavano il castello di San Pietro e quello di San Felice, entrambi ricchi di solide muraglie, di torricelle, di opere a corno e di terrapieni d'ogni maniera, demoliti in buona parte in forza del trattato di Luneville nel marzo 1801; Castel Vecchio di remota costruzione Scaligera con grossi parapetti, feritoie sui piloni del classico ponte e merlature, opere deturpate anch'esse in virtù del detto trattato; e la cinta murata con le numerose porte, cortine e bastioni illustrati dall'arte del Sammichieli.