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Le memorie del tempo non pajono d'accordo che nel lodare la nuova sposa: essa bella, essa spiritosa, di affabile amorevolezza coi subalterni, d'inesausta carit

SIMBOLO. Dice che, se bene son immeritevoli di tanta sposa, col tempo fará conoscere la sua amorevolezza; e se comandate altro. EUFRANONE. Che ci ha onorato piú del dovere; e bisognando, gli lo faremo intendere. SIMBOLO. Adio, signori. EUFRANONE. Ecco, o moglie, che non ho mentito punto di quanto t'ho detto.

Aveva ella di nuovo interrogato Gustavo con tutto interesse e con tutta amorevolezza; ed egli a risponderle di bel nuovo press'a poco come prima: non se ne ponesse in pensiero, non essergli capitato nulla, e fra poco tempo vedrebbe che tutto andava per la meglio.

CLERIA. Padron mio caro, se son caduta in error di troppa amorevolezza, non vorrei cader in opprobrio di troppo sfacciatezza e disonestá; onde vi prego a non far cosa onde giuntamente abbiamo a pentircene, anzi voi stesso debbiate portarmene odio perpetuo.

Lalla doveva essere davvero molto stanca, perchè si appoggiava tutta al braccio di Giacomo, fermandosi ancora, ad ogni ramo di scala, con atteggiamenti pieni di amorevolezza; e siccome, ad un certo punto, Giacomo si fermò risoluto, come per domandarle conto del suo abbandono: Ho avuto paura, ella gli disse. Dio, Dio: credevo morire dalla paura.

Da gran tempo io non ne avevo più sparse di tali. Grazie, Aloise, grazie della vostra amorevolezza! Vedete? Sono tranquillo. Oh, Dio santo, proseguì, traendo il giovine presso la lampada. Aloise, figliol mio d'adozione, ultimo affetto del mio cuore, come somigli a tua madre!

E, dopo che con tali parole egli ebbe cosí diffinito, ci pigliò per mano e ci condusse nel suo adornato studio, ove viddimo vari e diversi strumenti che si adoprano per le cose che nel maneggio dell'oro e dell'argento occorrono.... Quindi, ringraziandolo della sua amorevolezza, pigliammo da lui buona licenza; e cosí, con lieti baciamani, ci partimmo.

La povera estatica non era più capace di nulla. Possiamo almeno entrare, a visitare il prigioniero; disse la marchesa, alzando la voce. Apriteci, signor prevosto. E Vostra Altezza si degni di entrare, soggiunse, premendo con devota amorevolezza il braccio della regina. La contessa Juana del Fiesco aspetta una buona parola dal bel labbro regale. Bel labbro!... mormorò la regina.

E accompagnò queste ultime parole con certe lagrimette che si pensò la madre che fussero nate dalla pietá di lei.... ANASIRA. Che disse la madre? non si commosse tutta? BALIA.... Lodò molto la sua amorevolezza, la baciò in fronte affettuosamente con dirle che non era nata per star sempre in casa.

MANGONE. Come non le riceverò con buon animo? ne terrò continua memoria della vostra amorevolezza; vo' darvi alcuni miei schiavi che vi aiutino a portarle. PANFAGO. Non accade incomodarvi per ciò: in nave non mancheranno bratti che or ora le porteranno qui. MANGONE. Andate in buona ora; e se non avete quella amorevolezza, in casa mia, che meritate, perdonatemi.