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Aggiornato: 20 luglio 2025


Ne ho dato due per acconto anche al fornaio: che cosa ne pensi? Come vuoi comprare tanta roba con così poco? Capisco anch'io.

Dopo desinare, quando non mi conduceva via con , lo guardavo dalla finestra; lo udivo gridare coi contadini, lo vedevo gesticolare, lontano; lo perdevo di vista tra gli alberi, e, poco dopo, lo rivedevo lassù, in cima alla collina, quasi vi fosse giunto con una volata; poi, in brevi minuti, di ritorno, frettoloso, pronto a partire. Vuoi venire con me?

Ti coglierò qualche ramo di lilla, un mazzo di rose muscate. Vuoi? No. Lascia stare i fiori.... Vieni qui. Siediti, intanto. Forse Federico tarder

Te lo ha cantato Orazio, che la sapeva lunga: Omnes eodem cogimur; andiamo tutti ad una meta. Tu vuoi consolarmi, notò Ariberti, e dici quel che non pensi.

Devo darti causa di scienza? No certo. Puoi domandare quello che vuoi al pap

E, sai, mamma! ogni candela è un desiderio, spiegò Anne-Marie a sua madre. Si desidera una cosa, poi si soffia, e se la candela si spegne subito, allora il desiderio si compie. Fräulein l'ha anche messo in poesia: Se il cuore è puro E il desiderio sicuro, Spegni la candela, E avrai tutto quello che vuoi. Ma no, ma no, corresse Fräulein. Non è così.

Dunque, cittadino Bigino, tu vuoi proprio che il vecchio Torresani discenda?... Chi è salito discenda, chi è caduto si rialzi, tale è il motto degli Equilibristi. Il Torresani scese dal pulpito, e accostandosi al Bigino con affabilit

Briccone! mi dice, dopo essermi stato tranquillamente a sentire. Vuoi venire ai ferri, e farmi credere che non sei innamorato di Armida? Te lo giuro! Che ragione avrei per mentire con te? La contessa Quarneri è bellissima; la vedrai, e l'ammirerai come faccio io, ma intendendo anche tu che si possa ammirar la bellezza, senza scaldarcisi più che tanto.

ARTEMONA. Quel che vuoi, speranza. Non mi fare indugiar, ché non è ora da star per via. TIMARO. Non dubitar, figliuola, ché non sarai rubbata. ARTEMONA. Oh! Basterebbe perder l'onor. TIMARO. Che? la verginitá? Se tu non perdi quelle che hai venduto... che son piú d'un million. ARTEMONA. Dissi l'onore. TIMARO. Oh! l'onor c'hai struziato a mille amanti e mille donne.

Non udite? SAMIA. Chi picchia? FESSENIO. Fessenio tuo. Samia, apri. SAMIA. Ora. FESSENIO. Perché non apri? SAMIA. Io mi alzo per metter la chiave nella toppa. FESSENIO. Presto, se vuoi. SAMIA. Non truovo il buco. FESSENIO. Or escine. SAMIA. Eh! eh! eimè! non si può ancora. FESSENIO. Perché? SAMIA. Il buco è pieno. FESSENIO. Soffia nella chiave. SAMIA. Fo meglio. FESSENIO. Che?

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