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Non aveva tuttavia ragione di dolersi di lui? Il signore era più premuroso da qualche tempo. È vero ciò che dice costei? Non è vero. Se io avessi riconosciuto i miei torti, se ne avessi fatto ammenda, ella vivrebbe. Riabbassato lo sguardo, egli parlava ora con accento di così sincero rimorso che il Ferpierre ne fu impressionato.

Non ho più famiglia....... morti tutti. Non ho più parenti, tutti morti. Un viaggiatore lombardo però mi ha informato, che vivrebbe un mio secondo cugino, a quanto io presumo. Quel viaggiatore, Sig. Franco Bombardoni, mi ha detto che siavi un pittore di nome Alfredo Blandis, figlio del defunto Giuseppe e nipote di G. Maria Blandis, mio avo, originario mantovano, senza beni di fortuna. Se è vero, i miei minatori, gente sicura, lo sapranno presto, perchè li spedirò in Lombardia a verificare personalmente. Mi preme assai di perpetuare, se possibile, il nostro nome e di migliorare la condizione della parentela. Io sono nato qui. Ho nientemeno che 83 anni. Mio padre, che si chiamava Giuseppe Blandis, morto 25 anni or sono, alla bella et

Quantunque il freddo della febbre le scemasse, Tina tremava dentro la camicia molle dal lungo sudore. E quel pensiero fisso, ostinato, che sino dall'alba le si era piantato nel mezzo della fronte, senza che potesse distogliersene, le mostrava sempre la stessa immagine: si vedeva morta sul letto, nella camera abbandonata: era sola, fredda per sempre. Poi guardò Betta, e pensò che la fanciulla, malgrado il viso gonfio, guastato dalla scrofola, vivrebbe chiss

Con le idee tumultuanti tornava su ciò che avea fatto. Il suo addio al mondo non era triste: ella avea lasciato un artista inebriato della sua bellezza: gli avea dato ispirazione per un capolavoro: il suo corpo vivrebbe all'ammirazione. Sollevò la sua bella persona dalla sedia. Guardò contro luce la fialetta datale dal Weill-Myot; scosse il capo; pareva non le andasse a genio.

«Ci parlava con dolcezza di quando saremmo uniti, in un piccolo nido d'amore, e la sua anima invisibile vivrebbe tra noi: « Allora non mi spaventeranno le distanze ed i biglietti di strada ferrata, diceva sorridendo. Se vi scrittureranno per la China, io sarò l

Le era riserbata quella gioia dopo tanti dolori, di sapere che suo figlio vivrebbe lungamente, sano, con una famiglia rigogliosa. Oh quanto desiderava di vederla quella famiglia, quantoMarco, nel segreto del suo studio, pianse su quella lettera della madre. «Ella si teneva in corrispondenza col medico per essere informata della sua salute, povera donna.

Che importavano i dibattiti parlamentari dell'ora, poichè nessuno poteva più esservi grande in un periodo, che Mazzini aveva aperto, Cavour guidato, e Garibaldi chiudeva? Il rinnovamento bisognava farlo nel pensiero, o l'Italia non vivrebbe malgrado il miracolo della sua resurrezione. In questa febbre egli obliava di non essere oramai più giovane per non apprestare che materiali su materiali al moderno edificio dello spirito italiano; ma come accade sempre a chi si ripari nel pensiero dalla tormenta dell'azione, perchè il selvaggio egoismo delle passioni l'offese nelle fibre delicate del temperamento, che la volont

Il Mahdi fece un soprassalto sull'angareb e la sua fronte si aggrottò. Perchè richiamarmi alla memoria quella donna? chiese egli con ira. Lo saprai dopo. Sai tu, con chi fuggì? Se l'avessi saputo quell'uomo non vivrebbe più. Te lo dirò io. Fuggì con uno sceicco che era ai tuoi servigi. Eh!... dov'è questo sceicco? Morì nella battaglia di Kadir. Maledizione.

Vent'anni di meno ci vorrebbero a spalle, la mia comare, e vi risponderei subito di . Se non è che per questo! Il mio bisnonno è morto che aveva centosei anni e due mesi, la mamma mia, che Dio l'abbia in gloria, ne aveva novantasei quando è caduta nel pozzo. Senza quel pozzo, vivrebbe ancora che sarebbe un piacere a vederla,

Il passaggio di Giuliano sul trono imperiale fu la comparsa di una meteora luminosa che, appena accesa, si è spenta. Egli, quindi, non ebbe il tempo di lasciare, nei fatti e nelle cose, l’impronta duratura della sua azione. La sua memoria non vivrebbe che nella caricatura che ne hanno disegnata gli scrittori cristiani, e parrebbe quasi che l’opera sua si fosse limitata alla guerra contro il Cristianesimo e ch’egli fosse un uomo odioso e vituperabile, se non ci fossero rimasti i suoi scritti che sono lo specchio genuino del suo carattere, delle sue intenzioni, delle doti e dei difetti del suo spirito eccelso. È vero che noi abbiamo in Libanio ed in Ammiano Marcellino le prove dell’ammirazione che Giuliano aveva destata nei suoi contemporanei. Ma Libanio è sospetto, perchè troppo interessato e compromesso nell’impresa della restaurazione politeista, e Ammiano Marcellino non ha autorit