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Aggiornato: 8 giugno 2025


È da sapere che il castaldo, o come or si direbbe, il fattore del tenimento del Castel di Vergiole, era un tal Pier Antonio marito di Margherita, la quale abbiam visto ben affetta alla casa de’ Vergiolesi, e però chiamata spesso in citt

Quale straordinaria impressione avesse prodotto nell’animo del capitan Vergiolesi l’annunzio di guerra recatogli dal De Reali può solo immaginarlo colui che, posto mente alle turbinose vicende dell’italiane repubbliche, e fra queste alla pistoiese, dovr

E perchè circa il 1242 Guidaloste Vergiolesi vescovo di Pistoia investì i parenti suoi di molti feudi spettanti alla mensa vescovile, fra i quali i castelli di Piteccio e della Sambuca, fu deliberato che, «ai Bianchi e Ghibellini si lasci il castello di Piteccio e quello della Sambuca, chè, come di lor pertinenza, uscendo subitamente dalla citt

E il Di-Fede rispostogli che per lui fosse certo, il proprio debito l’avrebbe adempiuto, il Vergiolesi lo congedò. Tutto pareva che secondasse l’iniqua trama. Ma il cielo vegliava sull’onore delle armi pistoiesi!

Dopo ciò fu un udire come sopraffatto le loro congratulazioni, quelle de’ giovani Vergiolesi e degli altri amici: a’ quali tutti rispose con ugual cortesia. Assente da qualche anno, ben è da credere con qual contento fosse tornato fra care persone, e si trovasse poi dinanzi a colei che era in cima de’ suoi pensieri.

Dal lato di mezzodì, la casa de’ Vergiolesi aveva contiguo un piccolo giardino e una privata cappella. Solo una bassa muraglia separavalo dalla strada. Or come sulla sera Selvaggia soleva recarvisi,

Intanto Cino, ignaro di tutto questo, non mancò di recarsi puntualmente nel giorno appresso dal Vergiolesi, e stettero insieme a lungo e segreto colloquio. Nel tempo che il capitano gli confidava la notizia dell’assedio, questi gli confermò pur troppo ciò che gli aveva scritto da Bologna, che ogni più il partito dei Bianchi in quella citt

Or mentre il Vergiolesi, avvisato, era accorso con molti uomini sulle tracce di que’ giovani generosi, Musone e i suoi scherani furon circondati da lui, e tutti come assassini il capitano militarmente li sentenziò, ed ebbero quella morte. Quanti dolci pensier, quanto desio!

Egli infatti dopo il primo colloquio col Vergiolesi l’aveva visitata, e pur troppo non gli era sfuggito a che misero fine lentamente si conduceva! Selvaggia ei l’aveva conosciuta fin da fanciulla, e come amico di casa, era stato un di quelli ne’ quali ella avesse posto più confidenza. Or non è a dire con quale sodisfazione ell’accogliesse la visita di quell’uomo di Dio!

Si vedeva infatti uno stuolo di gente del popolo, de’ più aderenti de’ Vergiolesi, e d’altri capitani, offertisi a’ lor servigi, uscir de’ primi e accompagnarsi a mo’ di scorta a Margherita, la vecchia castalda di Vergiole, che a cavallo si portava come reliquia un forzieretto della sua padrona: e dietro ad essa, reduci alle proprie capanne tanti poveri campagnoli, carichi di quel po’ che potevan portare; con le mogli e i figli loro, chi per mano, chi in collo; tutti quanti laceri e rifiniti.

Parola Del Giorno

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