Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 2 ottobre 2025


L’occhio pratico gli disse subito che quei signori non facevano brigata e ne argomentò che la carrozza doveva essere di servizio pubblico. Uscì inquieto. La diligenza, stava sotto la tettoia, senza cavalli, il timone nudo piantato come una lancia nel ventre.

comparata al sonar di quella lira onde si coronava il bel zaffiro del quale il ciel piu` chiaro s'inzaffira. <<Io sono amore angelico, che giro l'alta letizia che spira del ventre che fu albergo del nostro disiro; e girerommi, donna del ciel, mentre che seguirai tuo figlio, e farai dia piu` la spera suprema perche' li` entre>>.

Vinti e ingannati, adesso se li spingeva davanti a se; e gli si leggeva manifesta nel volto la superbia del trionfo. Le vittorie della forza sono elleno forse più, o meno gloriose di quelle della frode? Lo ignoro: io so unicamente, che forza e frode nacquero gemelle nel ventre della ingiustizia.

57 E così cominciò la dura sorte tra quelle che più grate eran di faccia, ch'a Proteo ciascun giorno una si porte, fin che trovino donna che gli piaccia. La prima e tutte l'altre ebbero morte; che tutte giù pel ventre se le caccia un'orca, che restò presso alla foce, poi che 'l resto partì del gregge atroce. Ben ch'esser donna sia in tutte le bande danno e sciagura, quivi era pur grande.

FORCA. E tu vuoi che accomodiamo il nostro ventre al tuo appetito? Fa' prima l'effetto, ché poi mangierai. PANFAGO. No no; fatta la festa non è chi spazza la sala: chi ave avuto il suo intento, non si cura piú d'altro.

Pestò con sassi l'erba, indi la prese, e succo ne cavò fra le man bianche; ne la piaga n'infuse, e ne distese e pel petto e pel ventre e fin a l'anche: e fu di tal virtù questo liquore, che stagnò il sangue, e gli tornò il vigore;

FORCA. T'informaremo meglio di una scarpa. Su, finiamola. PANFAGO. Non ho ancor finito di essaminarti; che avete apparecchiato da desinare? FORCA. È troppo buon'ora per desinare. PANFAGO. Chi non desina a buon'ora, desina a malora. FORCA. Dico: è troppo presto. PANFAGO. S'è presto a te, è tardo a me: che vuoi misurar il mio appetito dal tuo ventre?

I cadaveri, galleggianti co ’l ventre riverso dentro cui l’avversario avea lasciato l’arma, erano sbattuti dall’onda contro le pareti di granito. Squali, con la mascella rotta e priva del dente, uscivano dal folto della zuffa e dibattendosi nelle scosse ultime della morte cangiavano i colori. Frammenti d’avorio nel cozzo erano lanciati a grandi altezze per l’aria.

Cotal dicendo alza la spada, e crudo AMEDEO strigne; ei che 'l furor discerne Al ferir, che ne vien porge lo scudo, Così l'offesa, e la minaccia scherne; Ma dove quel selvaggio il corpo ha nudo Caccia l'acciaro entro le parti interne, E prima il ventre, e poi le reni impiaga; Quei cade, e 'l campo di suo sangue allaga.

Come giovine e bianco il flessuoso Mio corpo, e come snello! Or lo disfiora il cupido, bramoso Bacio del tuo coltello. Suvvia, taglia, dilania, incidi e strazia, Instancabile e muto. Delle viscere mie godi, e ti sazia Sul mio corpo venduto!... Fruga, sinistramente sorridendo. Che importa?... Io son letame. Cerca nel ventre mio, cerca l’orrendo Mistero della fame!...

Parola Del Giorno

svincolarsi

Altri Alla Ricerca