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79 Quel liquor di secreto venen misto, che muta in odio l'amorosa cura, fa che la donna che Rinaldo ha visto, nei sereni occhi subito s'oscura; e con voce tremante e viso tristo supplica Sacripante e lo scongiura che quel guerrier più appresso non attenda, ma ch'insieme con lei la fuga prenda.

La riconobber queste de la villa esser la cameriera di Drusilla: 89 la cameriera che con lei fu presa dal rapace Tanacro, come ho detto, ed a chi fu dipoi data l'impresa di quel venen che fe' 'l crudele effetto. Non era entrata ella con l'altre in chiesa; che di quel che seguì stava in sospetto: anzi in quel tempo, de la villa uscita, ove esser sperò salva, era fugita.

L'alto campion gir trascorrendo in questa, Omai trionfator dei duci spenti, Mirava Aletto, e, per crudel tempesta, Traboccar d'Ottoman l'armate genti. Quindi di sdegno la tartarea testa E gonfi di venen scote i serpenti Al collo intorno, e rimugghiando gira Mille cose nel cor gravido d'ira.

Quinci le squadre a straziar più pronte, E qual s'agita più larva sdegnosa, Aletto aduna di Cocito al fonte Rapidamente; e di venen spumosa, E d'accesi serpenti irta la fronte Gonfiale con sue strida; indi non posa, Ma con rimbombo d'odiose voci Prende a cercar quelle provincie atroci.

Ma non vogl'io, che de la mia bellezza, Trattone Alcmano, altri si veggia amante: Dunque sul primo fior di giovinezza D'ognuno a gli occhi io mi torrò davante: Ho bevuto venen: tu se potrai Vendica i nostri incomparabil guai. Poichè così parlommi, in tempo breve Abbassar gli occhi, e scolorir si mira; E sparsa di sudor come di neve Tutta si scote palpitando e spira.

O che se mai del Vaticano il monte Suo nome in Asia, e la sua legge estolle? Diceva ancor, ma di Megera in fronte De gli atri abissi il rio venen ribolle, E la dura alma, a l'universo infesta, In fra turbini d'ira alto tempesta.

Lo spinge a dietro, e gli ne fa divieto, e par ch'arda negli occhi e ne la faccia; e con voce terribile e incomposta gli grida: Traditor, da me ti scosta! 71 Tu dunque avrai da me solazzo e gioia, io lagrime da te, martìri e guai? Io vo' per le mie man ch'ora tu muoia: questo è stato venen, se tu nol sai.