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Aggiornato: 25 giugno 2025


E dico muso, perchè avevano una gran voglia di mordersi: lei livida di freddo e di veleno; lui acceso, sudato, congestionato.

sua cugina; 55 anni; donnone atticciato, dalla faccia rinfichita, gialliccia, itterica fin nelle labbra smorte. Affetta un fare e un parlare mellifluo, sotto al quale traspare acre e in continuo fermento il veleno accumulato in tanti anni di sterili aspirazioni e di voglie insoddisfatte.

Poi si dilungò nella relazione degli effetti del curare, il quale, ingoiato riesce inoffensivo, mentre invece introdotto nel sangue, sia per iniezione sia per ferita d'arma avvelenata, è un veleno istantaneo e micidiale.

che, ben che da la proda veggia il fondo, in pelago nol vede; e nondimeno eli, ma cela lui l'esser profondo. Lume non e`, se non vien dal sereno che non si turba mai; anzi e` tenebra od ombra de la carne o suo veleno. Assai t'e` mo aperta la latebra che t'ascondeva la giustizia viva, di che facei question cotanto crebra;

La fiammella scemava, scemava, e più che scemava, più diventava serena... A un tratto apparvero chiare queste parole sulla pergamena: Ho sulla cima il mele E in fondo il veleno dell'Upas. La fiamma si spense. L'orologio di legno batté tre colpi spaventosi. Estebano cadde. Brillava ancora sul fumido lucignolo un'ultima brage. Era l'occhio sanguigno delle tenebre.

Spero, proseguì freddamente il duca, che sarete, signora, abbastanza coraggiosa perchè nessuno sia forzato a versare il vostro sangue. Ecco, esclamò Marco, ecco il veleno, col quale assassinò sua cognata. E consegnò al duca la fiala, che sin dal primo momento egli aveva scorto su di un tavolino, vicino a Gabriella. Ah! era forse quello destinato per donna Livia, pensò il duca prendendola.

E avendo veduto che Lamperth aveva come accennato del capo in atto di adesione, dopo un istante di silenzio, afferrò le sue mani, si sollevò un poco sul guanciale, e gli disse con suono di voce supplichevole: Lamperth, mio buon amico, ve ne scongiuro, deh! procuratemi un veleno.

Il sommo pericolo! Arrenderci? Il vitupero di mia schiatta!... Guidinga udì quel nome, e nel delirio proruppe: Adalberto! tu vieni a togliermi da questo inferno! Invocava il nimico, ed io aspettavo da lei uscisse o un bambino un destinato ad ascoltare il testamento del padre, o una bambina che avesse a dare ai figli col latte il veleno dell'odio! Ringhiavano le trombe al di fuori.

«No. Non soffrivo punto; ma avevo una gran pena a dirlo. Pareva che la sede della mia voce fosse scesa in fondo in fondo al petto; l'azione della gola era insufficiente per attingerla. Risposi una volta o due con accento fioco, poi la voce non venne più. Movevo le labbra ma non usciva nessun suono. Intorno dicevano: « Oh Dio! Oh Dio! perde la parola; non parla più; il veleno ha gi

È certo che le dosi modificano la loro azione, potendo tornar giovevole una piccola dose di veleno, e micidiale una forte dose di vino. Ma nel mondo morale succede lo stesso: un eccesso di gioia uccide, un dolore corregge un vizio.

Parola Del Giorno

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