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Aggiornato: 11 luglio 2025


Marfisa ne traeva un gran piacere, lascia molti patti a stabilire, dicendo: Voi giá siete cavaliere, che delle usanze non voria stupire o de' serventi o del star fuor di notte, perocch'io non son nata nelle grotte. Io vorrò correr le poste talora con chi mi piace, e voi non ci sarete. Qualche viaggio lungo farò ancora, e quando tornerò mi vederete.

"Lasciam che il mondo seguiti "Le usanze inveterate; "Che le donne ci aizzino "A passioni dannate; "Che le fanciulle uccidano "I bambini illegali; "Che le piaghe si coprino "Con fiori e madrigali!

Ma però, a detta dei citati Autori, ritiensi che pecchino mortalmente coloro che introducono quelle usanze. ARTICOLO III. Dei Turpiloqui, dei Libri osceni, delle Danze o dei Balli e degli Spettacoli. § I. Dei Turpiloquii.

Se pertanto presumono i Piemontesi impiombarci su la lingua la favella loro, tu pensa se tutte le altre o usanze, o pratiche, od ordini dove qualche volta gli assiste la ragione. A questa superbia dette nome scientifico il Gioberti cavando fuori il vocabolo greco di egemonìa il quale denota sempre potest

Io vidi i tempi, e mesto allor sorrisi Dell'uman replicato, allegro vanto, Che ai posteri s'appresti Carco minor di guerra e di perfidia: Dacchè del sangue del fratello intrisi I passi di Cäin furo e di pianto, La famiglia mortal sempre funesti Nutre germogli di fraterna invidia: Mutan le usanze, e ognora Convien che Abel gema, perdoni e mora.

L’almirante e i suoi ufficiali notarono con grata maraviglia che il loro ospite aveva copiate le usanze d’Europa, da lui osservate a bordo della Nina, facendo stendere sulle tavole dei pezzi di cotone tessuto, a guisa di tovaglia.

Scusami, Teta, disse, ho un affare di grande premura. Senti, Peppe. E con un cenno chiamò Monti in disparte. Che, non dobbiamo sentire noi? esclamò la vivace Teresa. Che usanze sono queste? Monti si alzò in fretta, e si ritrasse in un canto della stanza coll'amico. Lucia lo seguì con guardo inquieto. Non c'è tempo da perdere, disse Tognetti a bassa voce; abbiamo bisogno di te.

PARDO. E pur con Turchia, Turchia: il canchero che ti mangi! tutte le mal creanze le scusi con Turchia. Ti conosco per un scappato da mille forche; quanto piú gli scusi, piú l'accusi: se pur son usanze turchesche, or che siamo tra cristiani, bisogna viver da cristiani. TRINCA. Se voi l'aveste maritata, sareste uscito da intrico. PARDO. Non ho trovato cosa a proposito.

Distrutta l'esistenza politica indipendente, non distrutte cacciate le schiatte di lei, molte leggi, molte usanze ne rimasero per parecchi secoli; molto sangue nelle vene, molte parole nella lingua e ne' dialetti di quasi tutta Italia fino ad oggi. E ne rimane il nome ad una grande, bella, buona, ricca provincia italiana, or suddita imperiale e reale austriaca. Coltura.

Con ciò Ella ha dimostrata la sodezza del suo raziocinio. Non tutto è da cangiare nel mondo; si degnò di riconoscere il sottoprefetto; e ci sono delle vecchie usanze a cui bisogna attenersi, perchè esse hanno con il rincalzo dell'esperienza.

Parola Del Giorno

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