Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 22 maggio 2025


Ho veduto soltanto che il signor Montoni mostra un'impazienza straordinaria, e mi diede l'ordine di farvi alzare sul momento. Cielo! aiutatemigridò Emilia disperata. «Il conte Morano è dunque venuto? No, signorina, per quanto io sappia egli non c'è. Sua eccellenza mandommi a dirvi che a momenti saranno qui le gondole, e partiremo da Venezia.

È un buon merlo, disse Narciso all'orecchio di Vascello. Hai avuta mancia? Tre zecchini. Capperi! L'ho adocchiato nel sortire del veglione e mi preme, m'intendete... Ho capito. La persona immascherata pareva ossessa; non aveva membro che le stesse fermo, dalla visiera le partivano lampi dagli occhi, un'impazienza diabolica lo agitava.

Bissi voleva ritornare a piedi; ma io sentivo una strana agitazione, un'impazienza improvvisa di trovarmi a casa. È puerile. Devi perdonarmi; in certe circostanze si diventa superstiziosi. Ho il presentimento d'una novit

E aspettava l'indomani, e l'ora ch'era solito andare in casa Striati, con un'impazienza che rasentava la smania: non giocava più, non andava più ad altre conversazioni, non frequentava più gli amici. Trascurava anche le Ascenti. Aveva conosciuta Rosalia sin da piccina; i loro genitori erano stati amicissimi, quantunque quello della fanciulla fosse realista, il suo liberale.

Per quei due giorni Alvise non comparve. E Loreta adesso provava di ciò quasi un'impazienza: svanito il primiero timore, ora avrebbe voluto ch'egli fosse venuto, avrebbe voluto uscire da quello stato d'animo, varcare al più presto quell'ora, dopo la quale le pareva che la sua pace le sarebbe tornata piena e durevole; sicura che in quel risveglio del passato nessun rimorso le sarebbe rimasto nell'anima.

Così fu. M'è impossibile rappresentar con parole la sensazione ch'io provai nell'udire il tintinno delle sonagliere, lo strepito della carrozza che s'allontanava portando Federico verso Casal Caldore. Io dissi a Calisto, prendendo dalle sue mani le chiavi, con un'impazienza manifesta: Ora, tu puoi andare. Ti chiamerò più tardi.

Massimiliana di Charmory si era tratta un poco indietro ed il pallore del suo viso era cresciuto. «Io non so, signora... io non ho nulla notato...» balbettava, contenendo il respiro, con le ciglia abbassate. «Ma la vostra emozione parla per voi!..» esclamò la contessa. «Non siete dunque sincera, Maxette?..» Ad un tratto, il viso della fanciulla si era fatto di porpora, ed i suoi occhi, fissatisi un momento sull'amica, si abbassarono dinnanzi allo sguardo fermo di lei. «Vedete...» riprendeva brevemente quest'ultima, a cui la specie di affermazione letta in quell'imbarazzo dava nuova energia e come un'impazienza di uscire da quell'umiliazione di tutta stessa: «Vedete, il signor Raeli vi ama... e dipende solo da voi... che egli faccia presso la vostra famiglia...» Non ebbe il tempo di finire, di trovar le parole da completare il proprio pensiero, che Massimiliana, levandosi in piedi: «Sono molto onoratarispose con accento risoluto, «della domanda del signor Raeli; ma non posso accettarla.

Un'irrequietudine strana mi teneva. Talvolta era come un godimento, come un assalto di gioia confusa. Talvolta era come un'impazienza acutissima, una smania insofferibile. Talvolta era come un bisogno di vedere qualcuno, d'andare in cerca di qualcuno, di parlare, di espandermi. Talvolta era come un bisogno di solitudine, di correre a rinchiudermi in un luogo sicuro per rimanere solo con me stesso, per guardarmi bene a dentro, per sviluppare il mio pensiero, per considerare e studiare tutte le particolarit

Parola Del Giorno

all’accensione

Altri Alla Ricerca