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Aggiornato: 4 giugno 2025
Io riconosco la tua, e mi pare turbata. Che c'è? Che hai?... Silenzio brevissimo. Come, niente? Perchè mi hai chiamata? Breve silenzio. Sì. Brevissimo silenzio. Non sono uscita. Da dove telefoni? Dall'officina? Silenzio un poco più lungo. Non capisco. Silenzio breve. Posto pubblico? Dove? Silenzio breve. Ah! Silenzio un po' più lungo. Raimondo? è qui.... Movimento di RAIMONDO.
La fanciulla provò un doloroso stupore, uno stringimento affannoso al cuore come se le avessero annunziato una grande sventura; credeva di fare uno di quei sogni terribili dove si cade, si cade sempre da una smisurata altezza e l'angoscia si prolunga sino al risveglio. Scegliere; doveva scegliere: perchè? Aveva tanto goduto, la sua vita era stata così completa e piena nell'amore! Scegliere: chi? Sentiva di amarli egualmente, sentiva che tutti e due le erano necessari, non poteva neppur figurarsi di dover annullare uno di quei nomi dalla sua mente, di cancellare una di quelle immagini dall'anima. Era impossibile, impossibile, impossibile. Le si chiedeva una cosa ingiusta, era sdegnata contro quella domanda. Tutto cadeva, tutto precipitava nel nulla; la bella armonia era turbata e rotta, la pace era scomparsa, bisognava scegliere: cioè amarne uno solo, far sacrifizio di un affetto all'altro, soffocare una delle coscienze, morire per met
Agnese stese la mano per pigliarla, la contemplò qualche tempo in silenzio, poi alzò gli occhi al cielo, e recitò sottovoce un'orazione; quand'ebbe finito, restituì il ritratto ad Emilia. «Tenetelo,» le disse, «ve lo dono, e credo che ne abbiate diritto; la vostra somiglianza mi ha colpito sovente, ma fino a questo momento non aveva turbata tanto la mia coscienza.
Camilla non gli aveva fatto alcuna domanda, che a lei doppiamente sarebbe riescita sconveniente e dannosa. Suo marito credeva ch'ella ignorasse tutto; poi ei poteva risponderle con altre interrogazioni sulle carte del cavaliere dell'Isola e su Gabriella. La gelosia non l'aveva turbata a tal segno.
Da quando in qua, in fatti, una signorina per bene, che vive a la spiaggia sola con le persone di servizio, consente che un giovanotto l'accompagni nelle passeggiate e peggio nelle passeggiate serali?... Turbata e eccitata da questi pensieri, Lucia prese a braccetto Olga, l'ultima delle sorelle Marri e s'incamminò con essa.
A quella voce salta in su la riva il Saracino, e nel viso la guata; e la conosce subito ch'arriva, ben che di timor pallida e turbata, e sien più dì che non n'udì novella, che senza dubbio ell'è Angelica bella.
Così turbata entrò in chiesa; fece sbadatamente il segno della croce, e andò, portata dalla consuetudine, ad inginocchiarsi sulla sua panca. Ogni versetto de' suoi paternostri era un pensiero a quel tale; ogni periodo delle sue avemmarie una dimanda a sè stessa.
Così dicendo, il vecchio accennava del gesto Laurenti; e i lettori argomenteranno di leggieri come questi si facesse rosso a quella dimanda. Guardò in viso la signora, e anch'ella, non potendo arrossire, appariva fortemente turbata da quell'errore innocente.
Invece le prese la mano. Come fai a cucinare il risotto e ad avere le mani così bianche? Ho visto le tue rispose la Cammilla, superba di essere osservata. E i piedi? hai un bel piedino? Lasciami vedere. No, no, no! gridò Cammilla, arrossendo, turbata, spaventata, e si chinò per nascondere i piedi sotto le vesti.
Guardava anche lei quegli occhi penetranti e sorridenti che la scrutavano in tutta la persona, poi chinava il capo turbata, intimidita, innamorata, e il piccolo seno palpitava sotto il grembiule di percallina, che dalle spalle e dal petto le scendeva fin quasi ai piedi, allacciandola stretta stretta alla vita.
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