Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 28 giugno 2025
PARDO. Che vuoi che se invecchi in casa e poi non trovi can che la fiuti? è meglio purgar la casa delle femine, che della peste. Avendo quel capitano, ará la buona ventura. TRINCA. Anzi l'arcimala ventura. PARDO. Che li manca? TRINCA. È troppo giovane: lasciamolo invecchiare un altro poco. PARDO. Non ha quarant'anni. TRINCA. Ha quaranta malanni.
Trinca, or che vai in sua casa, dille che il suo fratello va a morire, che pianga la mia morte, che non mi potrá avvenir cosa piú cara, che veder le mie essequie onorate dalle sue lacrime. EROTICO. Attilio fratello, perdonami, si t'uso violenza in strascinarti in casa mia. ATTILIO. Oimè, chi mi tira? dove sono? deh, perché, amico, non m'aiuti? Signor Pardo, Idio vi dia il buon giorno.
TRASIMACO. Perché sparlar tanto di questo poveretto? che li venghi la peste alla lingua! TRINCA.
Vorrei che li persuadessi a non esser ostinati, ché non venghi con loro a termini poco onorevoli, come non ho fatto per lo passato. TRINCA. Egli non ricusa Sulpizia, ce l'ho proferta da vostra parte: ne ha tanta voglia, che non vede l'ora che sia sera. Di Cleria non bisogna aver tanta fretta.
Io stimo che il vostro Trinca sia un gran trincato e buggiardo e volpe vecchia. PARDO. Dite voi che sia sí bugiardo? PEDOLITRO. Ho errato in dir bugiardo, ma bugiardone. PARDO. Voi accrescete l'ingiuria. PEDOLITRO. Anzi dico bugiardissimo; anzi tengo per certo che vi abbi beffato. PARDO. Non so che mi fa ostinato in saper la veritá di questo fatto.
Sappiate che per un mirabile accidente, per un benevolo incontro di fortuna, è successa cosa tutta contraria a quella che minacciava la presente confusione. ATTILIO. Dammi un succinto raguaglio del fatto. TRINCA. Orgio, avendo visto la balia ragionar con Erotico, la batté sconciamente. EROTICO. Oimè, che dici? questa è una mala nuova per me.
EROTICO. Se non ci passo col corpo, ci passo con l'animo mille volte; e quanto è miglior l'animo del corpo, tanto è piú degna quella vista di questa. BALIA. A dio. ATTILIO. Ecco, l'abbiam pur trovato al fine. Al tempo d'oggi la fede è ritrovata per ingannar la fede. ATTILIO. Parla da sé solo. TRINCA. Come quello che sta ne' travagli dove tu sei. TRINCA. Forse che parla d'altro?
TRINCA. I vostri travagli a voi s'appartengono. Con i vostri portamenti piú tosto mi sforzate a disservirvi che a servirvi. ATTILIO. Rimedia con qualche medicina, tu che puoi. TRINCA. Non son medico, né fui mai a Padoa per istudiare. ATTILIO. Col tardar, la malattia mi potrebbe uccidere. TRINCA. Pigliate silopi e medicine che vi purghino il corpo.
TRASIMACO. Son cosí in fatti, come vi paio in ciera. TRINCA. E bisogno che rida, per non andar in pericolo di crepare. TRASIMACO. Di che ridete? TRINCA. Di nulla. TRASIMACO. So che non sète matto, che di nulla ridete; ditelo, di grazia, se pur qualche obligo non contende questa mia curiositá!
TRINCA. Ve l'ho riferito con le medesime parole, che mi son state dette, né piú né meno tantillo ve': non bisogna dimandarmene piú, che non sarete per saperne altro tutto oggi. ATTILIO. S'affligessero cosí te, come me, non schivaresti cosí di ragionarmene. TRINCA. E perché so che v'affliggono, però schivo di ragionarvene.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca