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Aggiornato: 10 giugno 2025
Stole, sottane, mitre e confessionali, e quanti emblemi delle vergogne Italiane, avrebbero dovuto passare per un auto da fè generale seguito dall'espulsione completa del pretismo, dal sacristano al Papa. Ma essi furono invece trattati coi guanti di seta, mentre spiavano e demoralizzavano quanto c'era di buono in Roma in tempo dell'assedio, e lo straniero invasore abbondava certamente d'agenti fidatissimi e zelantissimi nell'interno e fuori della citt
Che in tali circostanze, la continuazione della guerra nel territorio italiano non ha piú alcuno scopo, e che anche questo regno può e deve sollecitare il godimento dell'indipendenza, e la calma che da sí lungo tempo sospira e che gli fu garantita ne' pubblici trattati;
O forse cercherete una condizione di vita ne' trattati che avrete stretti colla Francia? Sire, un'ora crea i patti, un'ora li rompe, dacchè fra i calcoli diplomatici e le risultanze, fra i trattati e la loro durata si è frapposto gigante l'arbitrio d'un terzo elemento sociale, che giacque inerte per molti secoli, contro il quale le alleanze, le convenzioni hanno perduta ogni realit
Le Insurrezioni del 1859 e del 1860 non furono che una rivendicazione del diritto italiano, affermato e sancito al 1848. Al 1848 furono distrutti i trattati di Vienna, che erano un vincolo internazionale per le dinastie straniere in Italia; e fu dichiarata la decadenza dei Borboni e degli altri principi che allora governavano nella penisola.
Dopo l'invasione dei Mongoli, che, sorpreso il floridissimo emporeo della Tana , vi trucidarono i veneti mercanti e misero a ruba i loro fondachi, e dopo la conquista di Costantinopoli che chiuse il mar Nero alla navigazione degli Europei, i Veneziani, rinnovati gli antichi trattati coi soldani di Egitto, ai quali era soggetta la Palestina e la Siria, avevano ricondotto nel Mediterraneo il commercio della Persia e delle Indie, fino alla scoperta del giro del capo di Buona Speranza.
Si mise a scarabocchiare di faccie impossibili e di figure mostruose tutte le copertine de' suoi trattati, tutte le pagine de' suoi cartolari, tutti i frontispizi de' suoi libri.
La faccendoneria che traspariva irrequieta nelle Tuileries, il disegno, portato in giro per le corti, di una grande unione doganale dei popoli latini, i maneggi odiosi che la Francia iniziò col Belgio e la Svizzera, erano cose che non potevano scemare la diffidenza delle corone. Il napoleonide era il nemico nato dei trattati del 1815, che, sia pure lacerati qua e l
Domanda, e sa che son trattati, e quella congiura che sì mal par che si cuopra. Vide serpi con faccia di donzella, di monetieri e di ladroni l'opra: poi vide bocce rotte di più sorti, ch'era il servir de le misere corti.
Egli avea de' parenti di gran stima e in gran riputazion per la Guascogna. Questi: Pagargli i debiti per prima avevan tra lor detto non bisogna; ma non convien la sbirraglia l'opprima, ché ne verrebbe a noi troppa vergogna. E con uffizi e secreti e trattati teneano in soggezione i magistrati. Tal che pioveva a Filinoro addosso de' creditor la rabbia e le parole.
Ora ecco quanto allegano Francesco di Borbone, e i suoi fazionari in prò suo e di loro. Noi ripigliamo il nostro; nostro il regno, nostri i popoli; ci vengono per baratti, per trattati, in virtù di carte sottoscritte, bollate, in buona forma, e guarentite; ond'è che ce ne cacciaste fuori? O piuttosto perchè vituperando il rapitore vi avvalete della rapina?
Parola Del Giorno
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