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Aggiornato: 9 giugno 2025
La luce elettrica in questo primo quadro ne fece delle sue, brillò a sprazzi, ora fulgida come un sole, ora tremula e fioca come un lumicino da notte.
Procolo, suo padre e sua madre traversarono il cortile deserto. Su per i muri della casa arrampicavansi le sottili ombre delle viti; il suolo duro suonava ad ogni passo. E il lumicino mandando intorno la sua luce tremula rischiarava la scala esterna di legno, con la sbarra contorta, e, più sotto, le finestrine dai vetri appann
Il Casalbara, diventato violetto, soffocava.... Era stata l'impressione del primo momento; poi ricominciò a respirare e ripigliò il canto, sebbene colla voce più tremula e più sottile: "Torna, caro ideal, torna un istante A sorridermi ancora...." Quando il Casalbara andò dalla Schönfeld, anche questa era appena alzata: fu ricevuto nella camera da letto, dove la cantante stava pettinandosi.
Il vecchio, appuntellata la tremula mano sul pavimento, non senza tornare a piegar le ginocchia più volte, giunse a raddrizzarsi sopra le gambe. Sorto, e ripreso lena, con ingenua franchezza egli aperse al Pontefice l'animo suo intorno al processo; della famiglia Cènci; lo chiarì della incertezza degl'indizii, espose la inverosomiglianza dei deposti, la et
Dalla commozione che rendeva un po' tremula la voce, dal sorriso che le scintillava su le labbra e negli occhi, si scorgeva benissimo che la bionda signorina parlava sinceramente.
L'olmo (Ulmus campestris) nella zona montana spesseggia sulle piazze pubbliche dei villaggi, da Nizza a Tenda, non incontrandosi però in istato selvatico, almeno nella Val Roja, mentre abbonda nelle vallette nizzardi. In pochi luoghi vedonsi boscaglie di pioppi (P. tremula) o gruppi di aceri (A. campestre: sopra la gola di Gaudarena, ecc., qua e l
Visti e presi!" Questo discorso produsse un impressione vivissima nell'assemblea. Alcuni uccelli volarono via di botto: una gazza vecchia si avviluppò ben bene dicendo, "È ormai tempo di tornare a casa; l'aria della notte mi fa male alla gola!" e un canarino chiamò con voce tremula tutt'i suoi piccini, "Venite, venite carini! Gli è tempo di andare a letto!"
Disse anche, con accento d'amaro rimprovero, con la voce tremula e fioca: Ah, Fulvia, io non so se potrò mai dimenticare questo terribile momento della mia vita, non so se potrò mai un giorno perdonartelo... Per ora, addio! E, così dicendo, si rivolse sdegnato per uscire. Fulvia l'aveva ascoltato, senza muoversi, gli occhi bassi verso il suolo, il seno agitato da un anelito profondo e frequente.
«Son io,» rispose la voce; «non temete.» Emilia osservò la figura che parlava, ma la fioca luce della finestra gotica non le permise di distinguere chi fosse. «Chiunque voi siate,» diss'ella con voce tremula, «per amor di Dio, lasciatemi.
Nemmeno egli può amarmi. Bice tornò a deporre il manoscritto sulla scrivania, e si rimise la pelliccia per uscire. De Nittis pensieroso si accostò per aiutarla. Ella lo lasciò fare, provando una dolce contentezza a sentirsi stringere da lui la pelliccia sul corpicino così bisognoso di riguardi, mentre una luce tremula le rideva negli occhi. De Nittis si attardava.
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