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Aggiornato: 26 giugno 2025
Quel giorno stesso, nel pomeriggio, le truppe austriache, inghirlandate di mirto, entravano in Venezia come in una tomba, senza destare sul loro passaggio neppur uno di quei gridi che salutano i vincitori. Passando in gondola davanti al palazzo Bollati un maggiore spiegava all'ufficiale ch'era con lui come quel palazzo avesse appartenuto ai suoi suoceri e fosse poi andato all'asta e diventato propriet
Sul limitare della tomba, disse la contessa coll'enfasi della convinzione, un uomo non può mentire. Tra gli spasimi di una agonia resa più atroce dai rimorsi, Zabakadak mi ha tutto rivelato. Unica depositarla di un segreto, che senza il mio intervento, poteva scendere nella tomba con quello sciagurato di zingaro, io sono in grado di fornire tali prove sull'identit
Squallido fior tu sei, fior di cipresso, Fior di neve, di tomba e di delitto. Lassù, lassù sta scritto.» Sorsi gridando:
Poi m'inoltrerei per un mesto viale, e salutate le mura di un solitario ricinto, andrei silenzioso a ricercare la tomba de' miei cari per appoggiare sovr'essa la testa e deporvi una ghirlanda..., però che io non dormirò l'ultimo sonno accanto a te, povera madre mia.
Che ti deve perdonare? tu hai sempre fatto più del tuo dovere. Ma egli non sa tutto. Un mistero c'è tra me e lui. Oramai è storia finita. È storia finita: ma io, senza mia colpa, gli ho fatto un gran male. S'egli avesse in cuore qualche rancore, non sarebbe venuto. È vero. E poi, dodici anni sono una gran tomba. Va tu, va tu incontro per la prima: io vi raggiungo subito.
Bene altramente infelici coloro che furono travolti nei fondamenti; quante gagliarde nature di uomini, quanti ingegni supremi, quanti cuori generosi ci caddero interi vita, e rinomanza! Verun poeta irradiò quella che parve tomba, e fu culla del genere umano.
Vivi, le l'ho detto; vivi triste, ma vivi. Col desiderio di me, ricordati, col desiderio di me! Sentirei freddo, nella tomba, se il tuo amore non venisse a ricingere le mie povere ossa, l
Ecco, si aprivano una strada attraverso le cateratte del cielo, scorrevano nella valle, sui monti, nelle foreste, sulle case dei placidi dormienti, nel sonno ininterrotto dei rudi lavoratori, nella veglia attenta e amorosa delle madri, nelle visioni alate dei bimbi, forse in qualche insonnia pensosa di un vecchio prossimo alla tomba.
Deciditi, sciocco! Chiudi in una busta tutte queste memorie: suggella, come si chiude una pietra di tomba; e non pensare più al passato: gettati nella vita! gi
O Cresti declamò Ezio in accento tragico, stendendogli la mano dal terreno tu arrivi a tempo a baciare un moribondo. Pianta, ti prego, una carota sulla mia tomba. Com'ebbe detto ciò si lasciò andare morto del tutto, acciuffando un paio di fichi che si mangiò colla pelle.
Parola Del Giorno
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