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Ma il terrazzo non cadde, i miei buoni amici con esso. Il tempo passava, ed io non pensava punto punto a spiccarmi di l

Io l'avevo aspettato sotto il mandorlo, immobile, ascoltando i lievi murmuri della vallicella nel silenzio, e osservando i giuochi di luce e d'ombra della luna tra le piante, che rischiarava come un sole il giardino e il terrazzo, dall'alto del suo azzurro.

Dalla cucina, poi, si saliva ad una cameretta, ricavata nella impalcatura del tetto, nella quale dormiva Michele; e da questa cameretta si usciva sul terrazzo, ch'era tutto ornato di pianticelle, da giardino e da orto, cura particolare del vecchio servitore ne' suoi ozii mattutini.

Costei, appena riconobbe il Collini, spiccò la catena dal gancio, e dischiuse l'uscio per lasciar passare il noto visitatore. È in casa il signor Bonaventura? chiese il Collini. Sissignore, è sul terrazzo, intorno ai suoi fiori. Aspetti, e corro a chiamarlo. No, no, signora Marianna, non s'incomodi; andrò io stesso.

Si sta bene, tanto bene qui.... così.... E accesa la sigaretta, lo baciò, ridendo, colla bocca piena di fumo. .... Dio, Dio! Bisognava parlare: il giorno dopo bisognava partire! Che hai, Nannucci?... essa gli domandò a un tratto, dopo di aver lanciato dal terrazzo la sigaretta spenta. Stella! Stella! bisbigliò il duca commosso e sospirò: Perchè non posso darti la vita?...

E Filippo faceva dei gesti in direzione del lago, mentre l'amica sua sorrideva perchè non riusciva a distinguer nulla.... Ma un gesto restò a mezzo: era comparso sul terrazzo lo zio Roberto, seguito dal direttore dell'albergo. Se il signor conte permette, diceva quest'ultimo, gli servirò io stesso una cena di suo gusto....

Ehi, Grillincervello», disse sorridendo al buffone, inseparabile compagno: Ti ricordi della bella dama che tempo fa ti mostrai su quel terrazzo alla Balla, e tu mi dicesti.... Che la non è biada pei tuoi denti», interruppe lo sguajato. Sai tu dov'ella siarichiese il principe. In catorbia: lo so. Dunque?...

Desideravamo l'autunno, la stagione più cara, più intima, più dolce per la nostra lunga contemplazione amorosa. Era forse una foglia, la prima che si staccava dal ramo, che ci diceva quanto noi potevamo essere felici? Desideravamo i crepuscoli rosei, colla mitica stella di Lucifero, colla sottile falce della luna, coi cirri spolverizzati d'oro: e quando voi, o colombi, stendevate il volo su quel terrazzo fiorito, l

Intanto che il contino prendeva alcuni accordi coll'albergatore, donna Vincenzina che il doloroso viaggio aveva stancata d'anima e di corpo, era andata a sedersi in un angolo del terrazzo che domina, dall'altezza di quasi mille metri, il lago di Lugano e stava fissa a contemplare ora le stelle che luccicavano nel fondo del cielo, ora i lumi della citt

Toglie di tasca il biglietto di NICOLETTA, lo scorre un'altra volta, poi con un moto concitato e rabbioso lo accartoccia, e lo butta in un canto. Poi riprende a camminare. Va sul terrazzo, ne torna. che lo ha sempre seguíto con gli occhi, dopo un silenzio ansioso. Piero?!