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Aggiornato: 6 giugno 2025
Così dicendo frugava per le tasche del giubboncello e cavato il biglietto della marchesa di G.... lo dava a leggere a quello strano amico,
Portami delle pietre! Schiaccia le teste! Mabima, non lasciarti prendere nelle spire dei serpenti! Bagamoio, fa come me! Lascia stare il fucile! Schiacciali con le pietre! Pigliali per la coda con la mano sinistra, e fulmineamente rovescia con la destra le tasche di veleno, dalla testa in giù. Buio macchiato di corpi neri.
Pietro Laner si cacciò le mani nelle tasche del paltò, e riprese a camminare, ma assai più lentamente.
Politica! diss'egli tra sè. Lasciamola ad Aristotile; io ne ho piena la testa. E le tasche; soggiunse con amara celia, mentre si tastava il giubbone. Ce l'ho qui, io, buoni Castigliani, il trattato che dovr
"Il padre è più accigliato, più severo, ma affettuoso anch'esso. Egli ha sgridato talvolta il suo piccino; aveva una voce robusta che incuteva un po'di timore, ma quando veniva dal suo lavoro, si lasciava frugare nelle tasche. Il buon uomo le aveva riempite a bella posta di zuccherini per far felice il suo bambino. Egli avea del criterio fino il povero padre, e sapeva che in quell'et
Era riuscito a trafugare alcune nocciuole prevedendo che gli sarebbe toccato il pane ed acqua, e rovesciò le tasche sul nostro desco. Così fra i motteggi e le confidenze passarono quei tre giorni. D'allora in poi fummo indivisibili. Dodici anni appresso io mi trovava a Milano. Il collegiale s'era fatto uomo; e tuttavia io ripensava con mestizia a quei giorni di delirio.
Mastro Pasquale posò i pugni sul desco. Santo diavolo.... sì.... anche lui n'aveva piene le tasche finalmente!... Gli piaceva quel discorso.... alla cosa ci aveva pensato su anche lui. Sì, una decisione l'avrebbe presa.... Se il cugino diceva davvero, egli era pronto. E riprendeva il tema favorito dell'ingiustizia, dell'ineguaglianza delle classi.
Una sera del decembre, come abbiamo detto, Lucertolo si trovava nella Piazza e girava tutto stranito in mezzo alla folla, con le mani nelle tasche profonde della sua carniera di velluto, e col bastone sotto l'ascella del braccio destro, nel suo favorito atteggiamento. Una strana notizia correva quella sera di bocca in bocca.
Qui il portafoglio per il denaro è una gretteria che fa sorridere di disprezzo fin l'ultimo almacenero; l'argentino porta la sua carta monetata insaccata nelle tasche dei pantaloni. Qualunque somma è portata così, come il fazzoletto.
Avea ben altri pensieri in quel momento, e più dolci e più cari per potersene ricordare! Invece il duello gli tornò in mente quando fu rientrato in casa, e, appena salito in camera, cercò nelle tasche il biglietto da visita per vedere con chi mai avrebbe dovuto battersi.
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