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Aggiornato: 6 giugno 2025
Trovò sè stesso, perchè i romani avevano cominciato a farlo dubitare di sè. Ed e' fu soltanto allora, ch'egli si accorse di aver fame, sete, sonno. Si pagò una carrozzella e ritornò al palazzo del marchese di Tregle. Spogliandosi per coricarsi, cercando non so che nelle sue tasche, trovò la lettera e si risovvenne che egli non aveva adempita la commissione di cui aveva tolto impegno.
Dopo d'essersi persuaso, dando un'occhiata dalle finestre, che il terreno d'intorno non lasciava luogo ad alcuna gradevole passeggiata, frugatosi invano negli abiti per vedere se mai a caso s'avesse posto qualche opuscolo nelle tasche, nulla trovando a far di meglio si diede ad esaminare i brani d'armatura che stavano appesi per quella stanza.
Allora essi somigliano ai marinai che toccano il porto dopo una lunga traversata: sono avidi di donne, di liquori, di spettacoli d'ogni genere, impazienti di spendere il denaro di cui hanno piene le tasche. Dopo essersi comperato qualche oggetto di vestiario, una sella, armi, munizioni, entrano nei bar-rooms e si abbandonano all'orgia. Di notte si vedono con la bocca piena di tabacco, andar in visibilio davanti ai cancans primitivi di orribili cantanti intonacate di belletto, contendersi a manate di dollari nelle birrerie i favori di certe chellerine che sono il rifiuto delle grandi citt
Ma gli è proprio per questo che penso. E il pensare sarebbe il meno. Il guaio è questo, che penso... e non trovo. Nelle tue tasche, s'intende. Ma in quelle degli altri... Ah sì, parliamone, delle tasche degli altri. Tasche da studenti; i sarti hanno il maledetto vizio di farle sempre bucate. Chi ti parla degli studenti? Non c'è dunque più altro che studenti nel mondo?
C'è stato nessuno a cercar di me? chiese egli al servo. Non so; rispose questi. Io sono stato fuori per tante cose, e sono tornato poco fa. Laurenti entrò in casa coll'animo scombuiato, e stringendo i pugni dentro le tasche della spolverina. Ah! esclamò la governante, appena ebbe veduto il padrone. Che cosa ha, che le vedo gli occhi così stralunati?
Il denaro capita quasi sempre quando non se ne ha bisogno. In gioventù, col cervello pieno di sogni e col cuore riboccante di desiderii, io avevo le tasche vuote. Quando l'et
Bene gli stava. Accade sempre così quando invece di badare a' fatti propri, si vuol rompere le tasche ai cittadini.
perchè guai a chi viene a Parigi troppo giovane, senza uno scopo fermo, colla testa in tumulto e colle tasche vuote! Ora vedo Parigi serenamente, e la vedo a traverso all'anima d'un caro amico, che mi fa risentire più vive e più fresche tutte le impressioni della prima volta. Ed ecco quelle del primo giorno, come le può rendere una mente stanca e una penna presa ad imprestito dall'albergatore.
Bisogna credere che quello stordito dottore di Nubo, il quale ne aveva sempre le tasche zeppe e li seminava da pertutto, avesse lasciato cader quel numero del Corsaire nella camera dell'ammalata cavando una lettera del principe cui aveva ricevuta da Nizza e che voleva leggerle. Ed in vero, la cosa ne valeva la pena.
Vi domando quanto credete abbia a costare uno scialle di tartano. Parlo turco, forse? Tecla si voltò tra curiosa e stizzita a guardarlo. Siete diventato ricco in mezz'ora? gli chiese ella a sua volta. Pasquale non rispose, bensì risposero le tasche per lui, nelle quali il legnaiuolo facea saltellare quelle dieci monete.
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