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Aggiornato: 14 giugno 2025
Ecco qua, borbottava in guardaroba, la vecchia Tonia, è la terza volta che viene oggi, colla scusa di prender le notizie della signora Duchessa. Eh, eh! rispose la Teresa, la guardarobiera in secondo, non ha poi tutti i torti; non è il diavolo la Carolina. E lui ha un bel salario ora, e sono tutti e due della tenuta. Sarebbe un bel matrimonio. La Carolina entrò all'improvviso.
Non rammento il fatto del quale parla, rispose questi sostenendo fermamente lo sguardo del giudice. Ho confessato i miei torti, più volte questa donna me li rappresentò. Forse intendeva mostrarmi il pericolo, ma non disse mai chiaramente che cosa aveva ragione di temere. Negli ultimi tempi, riprese il giudice rivolto a lei, parlava ella ancora del suo proposito? No. Come spiegate questo fatto?
Ora, come fu tolta la causa che aveva generato que' torti ragionamenti, subito anche questi si dileguarono; tosto che la miseria ebbe cessato di preoccuparli, parve a loro di una schifosa bassezza il partito a cui si erano appigliati, e ragionando tra loro, e vergognando, non facevano che benedire la liberalit
Enrico IV. E volete che la ricompensi con tutto il mio amore, con tutta la mia devozione dei gravi torti che ho verso di lei, benché non dobbiate credere alle dissolutezze di cui m'accusano i miei nemici? Donna Matilde. No no: io non ci credo: non ci ho mai creduto... Enrico IV. Ebbene, allora, volete? Che cosa? Enrico IV. Che io ritorni all'amore di vostra figlia?
Dopo i primi complimenti, il conte ebbe una lunga conferenza col giovane, il quale si giustificò appieno. Confessò così ingenuamente i suoi torti, e ne mostrò tanto rammarico, che il conte ne concepì le più liete speranze. Valancourt era dotato delle più eminenti qualit
Dal canto suo Leonardo, ogni volta che vedeva da lontano Gasparo Rialdi con la sua aria marziale e la sua spada al fianco, sentiva la tremarella alle gambe, e tornava a palazzo strepitando che bisognava riparare ai proprii torti senza perder altro tempo.
A sentirlo, poichè di tratto in tratto egli si fermava a chiacchierare col signor Ambrogio, tutti i torti eran della moglie e specialmente dei parenti della moglie, i quali gli avevano teso un tranello per costringerlo al matrimonio, quando i Bollati erano ancora tra i primi signori di Venezia.
Di fatto ella fu dalla ritrosa trascinata rasente ad un masso, che scalzato di sotto dal batter delle onde, formava una grotta, dalla cui volta pendevano i radicioni e i torti rami d'un caprifico.
Non certo, continuai, per tenerci il broncio e per sbadigliare.... Neanche quando si ha sonno? ella domandò improvvisamente. Perchè io ho molto sonno, ora. Tu non capisci dunque nulla? esclamai irritato. Non capisci che io ti voglio bene e che se ho dei torti, sono pronto a chiedertene scusa.... Sì, perchè io ti chieda scusa de' miei?
Qual suole il fiammeggiar de le cose unte muoversi pur su per la strema buccia, tal era li` dai calcagni a le punte. <<Chi e` colui, maestro, che si cruccia guizzando piu` che li altri suoi consorti>>, diss'io, <<e cui piu` roggia fiamma succia?>>. Ed elli a me: <<Se tu vuo' ch'i' ti porti la` giu` per quella ripa che piu` giace, da lui saprai di se' e de' suoi torti>>.
Parola Del Giorno
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