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Aggiornato: 11 giugno 2025
Egli si ritirò; aprì la bocca a uno sbadiglio sghangherato, poi rientrò lentamente. Nelle stanze si sentivano rumori di passi, d'imposte che si aprivano: la casa si svegliava. Giovanni dette un ultimo sguardo alla finestra della cugina, e rientrò.
Quando feci ritorno nella mia camera Alessio si svegliava allora chiamando mamma.
Anche per il povero Quintino, la vita ebbe finalmente un sorriso.... e lo ebbe allora che si svegliava così malconcio all'ospedale!... Gli pareva che il suo male fosse stato il suo bene. La testa gli doleva, nel petto sentiva di tratto in tratto delle fitte acutissime, ma la febbre gli recava, coi suoi turbamenti, anche le sue leggiadre visioni.
Accade spesso che una donna, il cui sentimento amoroso, non si svegliava se non pel proprio sesso, incontri un giorno un uomo verso il quale si sentir
Non svegliava alcuna simpatia. Ma eccitava una specie di sorpresa curiosa, e forse un po' di paura sopratutto quando la sua faccia si oscurava ed e' rientrava in sè o si stecchiva sotto il sentimento della collera. Era poi alto, smilzo, ben proporzionato, dall'insieme elegante e senza affettamento, avvegnachè portasse, camminando, la testa un po' inclinata sul petto e la mano dritta sul cuore.
E il giardino si svegliava all'alba con questi discorsi di uccelli, con le loro querele peripatetiche, con ronzii d'insetti invisibili e voli di bianche farfalle. Il canarino ebbe da tutta questa vita, che gli ricordava indefinitamente il bosco e l'odore acre delle piante, quella malinconia dei ricordi che, si dice, tornano nel tempo della disgrazia.
Ormai osava tutto: e poi, fra le tante passioni sfrenate, si svegliava in lei l'amore materno. Quando si era posta in cuore una cosa nessuno avea potere per dissuaderla. Quel puro affetto, un bacio della sua bambina, la voce, il sorriso di lei, le sembrava avrebbero consolato, in tante angustie, il suo animo. Sarebbe stata la forte, la nuova distrazione, della quale sentiva il bisogno.
Qual'è l'uomo, per poco sia assiduo lettore di giornali, che mai non abbia impallidito e tremato dinanzi ad una frase in corsivo? Era un bel mattino di maggio. Il re si svegliava da un olimpico sonno. A destra del letto, da una guantiera sfavillante di oro e di gemme, esalavano i profumi di un moca squisitissimo.
Un nuovo male lo rodeva, un male più grande che si aggiungeva al primo: il rimorso. Questo pensiero orrendo ch'egli non fosse innocente della morte della sua Ida, s'infiltrò adagio nella sua mente, a gradi a gradi, e una volta padrone di lui, non gli lasciò più un momento di pace. Era certo ch'ella era morta di dolore. E al matrimonio col marchese egli non l'aveva forzata, ma pure... Qualche volta si svegliava di notte in sussulto e gli sembrava vedere in mezzo alla stanza la sua Ida ancora vestita da sposa, ma gi
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