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Aggiornato: 8 giugno 2025
121 Non siate però tumide e fastose, donne, per dir che l'uom sia vostro figlio; che de le spine ancor nascon le rose, e d'una fetida erba nasce il giglio: importune, superbe, dispettose, prive d'amor, di fede e di consiglio, temerarie, crudeli, inique, ingrate, per pestilenza eterna al mondo nate.
S. Rosa da Lima batte la testa alle pareti, si sospende a una croce per le mani o a un chiodo del muro pei capelli, pur di non dormire; la beata Coletta dorme sopra sarmenti di viti, cingendosi i fianchi con una corda irta di nodi; il padre Giuseppe Anchieta posa il capo sopra un fascio di spine e non ha altro letto che la nuda terra.
E ora di nuovo v'invito, perché 'l mondo giá viene meno, tanto sonno multiplicate le spine che hanno affogato el seme, in tanto che veruno fructo di grazia vogliono fare. Voglio dunque che siate lavoratori veri, che con molta sollicitudine aitiate a lavorare l'anime nel corpo mistico della sancta Chiesa.
Cipriani gli annunzia «che sta sulle spine e che ha bisogno più di frenare se stesso, anzichè di frenare gli altri.» Non è evidente che De Felice lo aveva pregato di frenare gli altri? C'è di più. Cipriani domanda a De Felice: «Perchè non scrivi?
Sposatevi, se ne avete voglia; o fate all'amore tranquillamente, come gli altri fedeli cristiani, senza smorfie, senza posa per farvi compassionare! Trovò Efisio Chiardi alla stazione. Pareva un uomo che stèsse su le spine.
Io... bisogna che me ne vada! e così dicendo il Toscolano cacciò le mani in tasca e si sdraiò ancora più comodamente nella poltrona. Lalla si godeva assai vedendo quell'altro che pareva sulle spine, in fondo al cuor suo, provava una certa inquietudine, un timore vago, indefinibile... insomma, aveva un gran piacere... a non restar sola col Vharè.
Presso la soglia candida, da cui l'onda deriva, si prostra il fiero sdegno, l'ira si prostra cieca: più t'immergi nell'acqua che la fontana reca, più la fanciulla morta a te ritorna viva. "Io sono la speranza nata dal tuo piacere, ho il sol dentro ai capelli e molte spine ai piedi: io son la pura essenza di quel che pensi e credi, l'anima profumata son delle cose vere.
Prospero, suonate le dieci, cominciava ad essere sulle spine, e brontolava fra i denti che il male non bisogna troppo ascoltarlo; poi da un momento all'altro, quasi temendo gli potesse mancare il coraggio se aspettava a risolversi, si fermò sui due piedi, guardò l'orologio e borbottò accigliato che egli doveva recarsi al ballo subito, dovendo conferire col presidente del suo ufficio.
si rivolge a Maria con dolcissimi e lamentosi accenti: Tu sempre nella luce, o madre pia! Santificata da l'uman dolore Se pur tramonti nella fantasia, risorgerai nel core. . . . . . . . . Sorridi ancora! A noi che non fiorita abbiam la via di rose, ma di spine, e accumulate ne la nostra vita troviamo le rovine,
Eh, miei cari replicò Varedo io vi ringrazio dal fondo dell'anima, ma non posso pensare a quello che voi chiamate il mio trionfo... Sono sulle spine... Dopo questa mattina non ho ricevuto altre notizie di casa mia... Di San Giustino principiò: Nessuna nuova...
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