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Aggiornato: 13 giugno 2025
Figlia d'infelice e sfortunato padre, chi t'ha prodotto al mondo t'ave uccisa: aresti trovato piú pietá in un barbaro che in tuo padre! O dolore insopportabile, o calamitá mondane! e perché vivo? perché non m'uccido con le mie mani?
È per lei.... Grazie, Dario!... E se sarai editore sfortunato, ricordati che lo hai voluto tu! Questo distacco mi lasciò più triste. E durante una settimana, assieme col senso di soffocamento sotto le macerie di un vasto edifizio crollatomi addosso, mi tenne nel solito stato di sonnambolico sbalordimento.
VIRGINIO. Questi sono i costumi che tu gli hai insegnati? Questo è l'onore ch'ella mi fa? Oh sfortunato a me!
Ma fra sì generosa gara qual meraviglia fu la tua, giovane imprudente e sfortunato, allorchè in essi ravvisasti i compagni, e ti ferì rampogna di traditore e vile, ed annunziato l'arrivo del Generale fremente per gli abbandonati posti, ti venne ordinato di deporre la spada? Mille diversi affetti si succederono sul tuo volto, ed un tristo presagio ti occupò quasi tetra nube il cuore.
Qui fu rinchiuso lo sfortunato Corradino, dopo la battaglia di Tagliacozzo, e di qui egli fu condotto al patibolo a Napoli.
Undici.... disse Valeria. Dodici.... E pensò: Adesso.... devo dire in fretta il tredici.... perchè... numero sfortunato!... Tredici........ quattordici.... L'altalena aerea la lanciava a volo libero, al di l
Dunque sarò sì sfortunato amante, E fia la fede mia sì mal gradita, Ch'oggi per mio conforto, e per tuo scampo Tu mi rifiuti fra tante arme in campo? La Donna udendo, di stupor non poco L'anima adempie, indi formò tal note: Panta quando lasciasti? ed in che loco? Spavento de' suoi rischi il cor mi scote.
Ebbe all'uscita tutti gli onori che un esercito vittorioso potesse rendere al valore sfortunato, e mentre nel campo di San Fruttuoso le bombardelle e i falconi facevano gazzarra per questo primo trionfo delle armi genovesi, egli si ridusse malinconico al Borgo, coi suoi sessanta compagni, la sera del 18 gennaio.
E sbigottito e sfortunato campo E senza re, quale indi aver può scampo? Quì fa punto al parlar, nè più dicea Agitercano. Ed AMEDEO, vedendo Che Folco a quel parlar non rispondea, Disse: guerrier, le tue ragioni intendo; L'opra del re fu scelerata e rea; Il tuo disdegno io volentier commendo: Ma non vuò, che di pregio e che di gloria Si scemi con tua man nostra vittoria.
Nessuno era nel vestibolo. Maurizio entrò, col suo cappello in mano; da un uscio aperto, sulla sua destra, vide una sala da biliardo, e due uomini che stavano giuocando, l'uno occupato in una serie di caramboli, l'altro in atto di guardare il giuoco dell'avversario, e in pari tempo di ingessare il cuoio della propria stecca. La serie fu breve, per effetto di troppa sicurezza, o di fretta soverchia nel dare il colpo, e il giuocatore sfortunato era gi
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