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Aggiornato: 4 giugno 2025
Risensate dall’improvviso colpo ricevuto, le Maestranze pensarono seriamente a rialzarsi. Prive in parte di armi materiali e morali, non tutte avevano espedienti a resistere. Le loro sessantamila braccia di ieri, le cento e più mila dei giorni migliori della loro vita non si moveranno più a difesa della citt
Vi ripeto, il favore è piccolo.... per voi, disse freddamente la principessa, m'occorrono in giornata sessantamila franchi! Il banchiere finse di aver ricevuto un gran colpo. E vi occorrono proprio? volle domandarle lentamente. Si compiaceva a torturarla.
Torniamo al fatto; egli aveva urgente bisogno delle sessantamila lire; i miei socii non le volevano dar fuori sopra una firma sola; ed egli, che aveva superbamente toccato della Montalda, la quale, secondo lui, ben valeva tre volte quella somma, dovette sentirsi dire che la terra era una grillaia, che il palazzo era fuori di mano, e che non si poteva dar prezzo ad un fondo il quale non rendeva nulla come podere, e come villeggiatura, poi, avrebbe potuto servire soltanto ad un misantropo, ad un eremita.
Chiedendo a lui sessantamila lire, essa dovea credere di domandargli a pena un servizio ed esser sicura che glieli avrebbe, in pochi giorni, restituiti. Che erano sessantamila lire per lei? Dovete, riprese l'americano, parlando al gioielliere, presentarvi oggi alla principessa. Se non fossi molto occupato! rispose il De Carlo, i cui occhietti scintillavano di malizia.
Ma non intendete voi che io le volevo perdere, quelle sessantamila lire? Perderle? e perchè? Il perchè lo so io. E adesso, la vendetta m'è sfuggita di mano, e quel burbanzoso ha cansata la galera. Capisco, disse il Salati, che se le centomila lire non c'erano, egli ci passava rasente. Ma alla fin fine, meglio così; l'amico si è mostrato buon pagatore. Non dicevate così, per lo innanzi!
Lasciò che il banchiere parlasse: essa lo ascoltava, guardando le punte de' suoi stivalini, che uscivano di sotto alla fimbria del suo abito: e, mentre nel cuore si rodeva, voleva aver sempre sembiante di spensierata. Oh, ma sessantamila lire sono un nulla per voi.... sempre: e anche per me, forse, aggiunse negligentemente, ma non in questo momento!
Il Montalto, or fanno due mesi, era da capo a chieder danaro ad imprestito. Doveva andare a Parigi, il signorino, in Germania, in Isvizzera, e che so io, sempre per far l'ombra alla dama de' suoi pensieri; e per questo gli bastava una piccola somma, sessantamila lire; di più, se era possibile, ma non un quattrino di meno. Le chiese ai miei socii; ma essi, com'era naturale, non vollero saperne.
Udita la risposta, i Sassoni, consigliati da Ottone di Nordheim, si reputano vilipesi. E' si levano ad armi, ed in sessantamila muovono alla volta di Goslar, piantando campo intorno le mura. Il vescovo Burcardo di Alberstadt li tiene di assaltare la piazza. Enrico che vi era dentro, spaventato si fugge al castello di Harzburg con la sua corte: ed i Sassoni, tolto il campo di Goslar, sotto le mura di Harzburg vanno a metter le tende. L'imperatore manda Bertoldo di Carinzia, gi
Mazzini mi esorta, così principiò, e mi spinge di gettarmi su Roma; mio primissimo divisamento entrando in Napoli. Ma come lasciarmi a tergo sessantamila uomini fra Capua e Gaeta? Appena partito, Napoli sarebbe stata ripresa, e il continente perduto. Nella battaglia campale e decisiva del 1.º e del 2 ottobre li abbiamo battuti e fiaccati irreparabilmente; ne facemmo cinquemila prigionieri, e li riducemmo all'impotenza di assaltarci. Ma che per ciò? Cinquantamila armeggiano l
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