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Aggiornato: 8 giugno 2025
Il viaggiatore Beniamino di Tudela, ai tempi di Alessandro III (1159-1185) contò in Roma 200 ebrei ricchi, liberi, tenuti in grande considerazione, tra i quali il papa aveva scelto dei servitori. «Qui egli dice si trovano persone sapientissime, fra cui il primo è il grande rabbino Daniele, un altro rabbino Daniele, un giovane bello e intelligente frequenta la corte di Alessandro in qualit
Prospero, deposti sopra la tavola guantiera e tazza, si prostrava ai piedi di Papa Clemente dicendo: Non mi sia ascritto a colpa, Beatissimo Padre, io ve ne supplico in ginocchioni, di assumere le parti per me onoratissime del più umile fra i vostri servitori. Alzatevi...
Petrarca fu un gran letterato e nulla piú; non ha quella gloria che sola può innalzar gli scrittori alla dignitá degli altri servitori della patria, quella d'aver servito a migliorarla. Fu utile anch'esso collo studiare e cercar codici, autori antichi; e fu utile lasciandoci la vita del sommo poeta, ed instaurando una cattedra apposta per leggere e spiegare il sommo poema.
Il fattore ha detto pochissimo. Riccardo pretende ch'egli parlasse con molto riserbo del signor Valancourt. Quel ch'egli ha saputo, gli fu confidato da Gabriello, uno dei servitori del conte, che disse essergli stato confidato da un amico del suo padrone.
Intanto i servitori, diretti dal maestro di casa, avevano apparecchiato per i quattro invitati e dopo cinque minuti don Pio conduceva a tavola Maria, faceva sedere il Carrani fra la madre e donna Camilla, e indicava al Rosati il posto in mezzo alla moglie e alla signora Caruso, ponendosi a fianco Ubaldo, che rimaneva collocato così fra lui e la duchessa.
All'improvviso s'alza un grido: El Rey! Il Re è arrivato; è arrivato in una carrozza tirata da quattro cavalli bianchi, montati da servitori vestiti del pittoresco costume andaluso; le vetriere che chiudono il palco reale s'aprono; il Re entra con un folto corteo di ministri, di generali, di maggiordomi.
Nella camera non v'era nessuno ancora, ma s'udiva il bisbiglio di alcune voci nella vicina, dalla quale un momento dopo, spalancatosi l'uscio da due servitori, un uomo passò in quella ove stava l'Elia Corvino, e i servi si ritirarono. Il nuovo personaggio non dava indizio di essere nè un camarlingo, nè un maggiordomo, nè un segretario, ma non dava neppure nessun dato per formare una congettura.
È proprio vero?» disse Emilia sorpresa. Verissimo, signora,» rispose Annetta inorridita; «pur troppo è vero. Ma si dice,» soggiunse ella sottovoce, «che da qualche tempo la signora Laurentini fu vista più volte di notte nel bosco e nei contorni del castello; alcuni de' vecchi servitori, che restarono qui dopo il tristo caso, assicurano d'averla veduta.
Non posso io qui tacere la soperbia e 'l fasto di coloro che «servi di Cristo» e «suoi discepoli» si fanno chiamare, e temo forte che siano a guisa di quelli servitori dalli quali è luntano il loro signore. Ma in ciò prudentemente hanno fatto e fanno, ancora cavalcando quelli animali gli quali loro piú assomigliano.
Il vecchio Carlo, frattanto, aveva sorpreso due servitori di Morano, i quali avendo avuto ordine di aspettare colla carrozza fuori del castello, comunicavansi la loro maraviglia sulla partenza improvvisa e segreta del padrone. Il cameriere non aveva lor confidato, del progetto di Morano, se non ciò ch'essi dovevano eseguire; ma i sospetti eran destati, e Carlo ne trasse il miglior partito.
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