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E non c'era tempo da perdere! Subito, appena arrivato, il dottore Foresti, scambiate quattro parole colla signora Laner, entrò con lei dal malato. Invece di trovarlo in letto, lo trovarono in piedi. Oggi mi sento benino, caro dottore!... e gli stese la mano sorridendo. Ma il dottore lo guardò in un modo così serio che gli troncò a mezzo quel sorriso.

Sandro Frascolini entrò dal duca d'Eleda, serio, impettito, colla tuba e col vestito nero: il duca, gli corse incontro, scusandosi graziosamente di averlo incomodato; gli prese la mano che strinse cordialmente, con effusione, fra le sue, e lo fece sedere sul canapè.

Ma tuttavia Cantasirena cominciò a mostrarsi impressionato dell'avvertimento. Diventò serio, meditabondo, mormorando: Sempre la museruola alla verit

Liberato così il terreno delle accuse basate sull’equivoco, esaminiamo il ragionamento fondamentale di Giuliano, per analizzarne il valore. Egli parte dalla premessa che fra la convinzione e l’insegnamento di un uomo deva esistere un accordo perfetto, e tale premessa non può che essere approvata da ogni persona ragionevole e coscienziosa. Da quella premessa egli trae la conseguenza che non potevano leggere e spiegare agli allievi Omero e gli altri autori antichi quei maestri i quali non credevano negli dei in cui aveva creduto Omero. Ora, noi sorridiamo a questa conseguenza di un principio giusto, perchè ora a nessuno può passar pel capo di prendere sul serio la teologia d’Omero. Noi ammiriamo lo stile e l’arte d’Omero e di Virgilio, e siamo ancora commossi dalla parte umana dei loro poemi, ma la parte mitologica, se può interessare il critico, come documento letterario o storico, per la coscienza nostra è cosa morta. Ma non dobbiamo dimenticare che Giuliano si trovava in posizione affatto diversa. Al tempo suo si poteva ancora credere, e si credeva effettivamente nella verit

Ma noi sogniamo, o siamo desti? Assistiamo allo svolgimento di un terribile, serio dramma giudiziario, o all'intrigo di una commediaIl presidente tornò a interrompere l'oratore. Di rado gli avvocati davano allora in tali escandescenze, e lo stesso avvocato Arzellini, sebbene noto per una insolita impetuosit

Drollino si drizzò d'un salto, cogli occhi iniettati di sangue, pallido come un morto, e per un momento guardò l'ex-ubbriaco in un modo molto bizzarro e poco rassicurante. Ma subito si calmò, e si mise a ridere. Si sarebbe detto che, a furia di star sempre così serio, avesse dimenticato come si fa a ridere; certo che il suo ridere non somigliava a quello di nessun altro.

Sissignore. E se vuoi che ti parli sul serio, te ne dirò anche le ragioni. L'uomo non vive di solo pane. Fuori il tuo companatico. C'è al mondo della gente che ha il cómpito della pura intellettualit

Quei birbanti svaligiarono la casa in pochi minuti, portarono via gli argenti della tavola e, cosa incredibile, i vasetti per l'acqua santa appesi al muro. Un'azione che non ha la compagna. Oggi a mezzodì fu trovato un portafoglio su la siepe che difende la riva del Serio, tra Fiumenero e Bondione. Il portafoglio era vuoto: prima conteneva un centinaio di franchi. Matteo Vento sbarrò gli occhi.

E poichè Marte ha ceduto le armi a Torchiarotto, giova avvertire che anche nei più grossi scontri le cose non si facevano troppo sul serio, perchè poche tracce cruente si scoprono di partite cavalleresche. Capitolo XVIII.

Nessuno aveva il buon umore delle altre volte: era quello un momento troppo serio e solenne.