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Aggiornato: 29 giugno 2025


Il serenissimo principe assicurò l'oratore persiano, che la repubblica teneva in gran conto la perfetta corrispondenza col suo re, cui augurava ogni prosperit

Dice... cioè... oh serenissimo... oh magnifico...» e seguitava questa litania, non tanto per adulazione, quanto perchè non sapeva che cosa rispondere; onde corrugava la fronte, e fissava due occhi stupidamente indagatori in faccia al padrone, come per leggervi se dovea rispondere che lo bestemmiasse, ovvero che lo benedicesse.

El serenissimo signor re Ferando nostro confederato manda anche lui el magnifico cavalier misser Lanciloto.... zentilomo napoletano, costumata e virtuoxa persona, suo ambassador al soprascripto signor illustrissimo, cum lo qual tu hai qui conferito, cercha la via e modo de lo securo e presto andar vostro o divixi per diverse vie, o in diversi zorni, o uniti parte, e parte divixi, che de questo lassamo a vui prender el miglior partito.

De si 79 De no 0 Non sinceri 3 Senato Corti. 1662, 10 giugno. Serenissimo Principe,

Il serenissimo Francesco secondo, vivente, intese giá ne' primi anni del suo felice governo che al passo del fiume Panaro su' confini di Modona e di Bologna, ch'è di sua ragione, facevano que' barcaiuoli pagare un testone ogni carrozza da nolo, che erano allora tre lire e tre bolognini di quella moneta; ma che questo dazio o pedagio non era stato da' principi anteriori costituito se non in 45 bolognini soli, e che la varietá da' 45 a' 63 era nata perché a que' primi tempi il testone non valeva che 45 bolognini; e, sebbene il testone è moneta bolognese, non modonese, avevano que' passatori sempre esatto un testone e non 45 bolognini: onde, sebbene avevano sempre esatto solo un testone e non piú, nondimeno era cresciuto il dazio da 45 a 63, contandolo a moneta minuta modonese.

Data nel mese di settembre 1627. Archivio Cicogna, codice MDCCXCVI. 1629, 13 marzo in Pregadi. Al Serenissimo re di Persia.

Li 17 io fui introdotto all'udienza pubblica del re, accompagnato da molti persiani come franchi, e salutato che ebbi S. M. da parte del serenissimo re di Polonia ed anco da parte della serenissima Repubblica di Venezia, gli resi le lettere.

Scriveva che il serenissimo re di Persia era ancor giovinetto e non poteva trattar con esso, e quando chiedeva audienza dal re se gli rispondeva, che il re era ancor troppo giovane e che aspettasse il tempo. S. M. il re di Persia era d'anni 18 quando giunsimo noi in Persia, giovane grazioso affabile, e come era detto da tutti era per riescire un altro sh

La vena di Lidia persisteva, e la donna era tutta gioiosa, chinandosi verso Angela a mostrar le carte propizie, non conosciute da lei, ma salutate con un sorriso di stima. Verso mezzanotte, la vittoria di Lidia era compiuta e il suo umore serenissimo; Gian Luigi rimetteva a posto i due mazzi di carte, ed Angela Tintaro diceva: Sei così fortunata all'écarté che non puoi aver fortuna in amore!

Delle sue entrate non posso bene intendere: tol la decima di tutte le entrade; gli Armeni pagano uno ducato per testa che sono grandissimo numero. Li signori, a beneplacito di questo signore, li mette e dismette alle sue zenti e castelli, li quali secondo la signorìa che hanno, quando il signor li chiama sono obbligati di venir con certo numero di cavalli et huomini secondo le sue rendite, e così vengono; le zente d'armi sono pagate a ragion di anno, et hanno le paghe di mesi sei in mesi sei, et da per homo col cavallo da ducati 40 fin a 60 secondo li homini, all'anno; et benchè dica, Serenissimo Principe, che questo illustre signore potr

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