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Aggiornato: 24 giugno 2025
Fu allora che conobbe Serafina Borelli. Tutti abbiamo il nostro destino! Era figlia d'un capitano borbonico morto al 60: essa e la madre campavano sur una pensionuccia vitalizia, e su' lavori di cucito e di ricamo, che procurava loro una donna del vicinato.
Una sera desinavano in famiglia: marzo, per l'imposte aperte del terrazzo, metteva nella stanza una profumata tiepidezza di primavera. Parlavano dell'imminente villeggiatura. Vuoi farci un regalone? disse Striati al cavaliere Mario Furlani che gli stava seduto dirimpetto; vieni in campagna con noi. Mario dette una rapida occhiata a Serafina.
Serafina fu scesa a braccia e collocata in vettura con le guardie. Fu levato il soffietto e nessuno più vide niente. Ma ella aveva visto il vecchietto. Una mano venne fuori tra serpa e soffietto, e chiamò. Il vecchio accorreva. Dalla vettura uscì una voce femminile, commossa: A Nnincurabile.... Venite ll
E a un tratto, rizzandosi su' piedini, gli porse le labbra, con un moto di bimba, d'un incanto irresistibile.... Toccò a lei a scappare questa volta, temendo non avesse a sopravvenire la mamma. Mario quella sera tornò alla villa molto tardi: trovò Serafina in giardino. La giovine avvolta con grazia in un bernusse bianco, passeggiava lentamente.
Un profumo inebbriante s'esalava dal suo corpo giovine; quel fazzoletto tiepido, uscito allora allora dal suo petto, scottava le mani di Mario.... Si sentì stringere la gola.... la sua ragione s'offuscò.... Corse all'uscio e mise il paletto. Serafina si voltò bruscamente. Perchè serrate? domandò spaventata. Ma il giovine non rispose: s'avanzava verso di lei, pallido, risoluto.
Abitavano un modesto quartierino sotto a quello dello Striati: Nino, il dopo desinare, soleva leggere nel terrazzino, pigliando il fresco; anche la fanciulla prese a poco a poco l'abitudine di lavorare nel suo: cominciò un ricambio di sguardi furtivi e timidi in principio, più arditi in seguito, carezzevoli e tenerissimi in ultimo: fu così che il giovine impiegò due mesi a leggere un opuscoletto d'agricoltura, Serafina quasi altrettanto a ricamare un par di pianelle che voleva regalare alla mamma.
Ma due mesi dopo Serafina era gi
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