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Aggiornato: 5 giugno 2025


Ma se domandavano: «E Sergio, il nostro caro Sergio, come sta?» e si sentivan rispondere da Lidia: «Bene, grazie. È nello studio; ora lo faccio chiamareaddio speranze, addio preliminari e discorsi sentimentali!... Però, quando compariva io, le strette di mano eran così calorose come tornassi da un viaggio di circumnavigazione.

Fu giusto al ritorno da una di quelle passeggiate istruttive, che, seguendo un sentiero in mezzo ai campi, protetto su un lato da un filar d'ontani, Lidia s'arrestò ad osservar le incisure che mani ignote avevan fatte nel tronco degli alni; eran lettere intrecciate, numeri e motti stentatamente segnati nella corteccia, ricordi sentimentali.

Circa quel tempo le lettere di Vicenzino cominciarono a farsi meno verbose, meno sentimentali. Aveva realmente qualche cosa da scrivere all'amico, un'angoscia da confidargli. Suo padre era ammalato. Egli cessò di fantasticare sull'amicizia, per descrivere le sofferenze dell'infermo, la tosse, l'affanno, le veglie; per riferire i giudizi del medico.

Nello strano oblio che tutte le cose passate aveva sommerso, in quella specie di oscuramento che pareva aver invaso un intero strato della mia conscienza, anche il dubbio contro Giuliana, l'odioso dubbio s'era perduto, s'era disciolto. Troppo grande bisogno aveva la mia anima di cullarsi nell'illusione, di credere e di sperare. La mano santa di mia madre, accarezzando i capelli di Giuliana, aveva per me riaccesa intorno a quel capo l'aureola. Per uno di quelli abbagli sentimentali frequenti nei periodi di debolezza, vedendo le due donne respirare nel medesimo cerchio con una concordia così dolce, io le avevo confuse in una medesima irradiazione di purit

La mia presenza immancabile li urtava come un'offesa personale; entravan nel salotto strisciando, la schiena curva, il sorriso rutilante; trovavan Lidia, coi piedini sulla proda del caminetto, un libro pesante alla mano; fuori c'era l'aria grigia di dicembre; un complesso di cose molto propizie a discorsi sentimentali, a preliminari d'attacco.

«Mi lasciai corteggiare; feci delle chiacchere sentimentali, cercai di esaltarmi; ma dopo alcuni giorni mi accorsi che sprecavo tempo e fatica. Ero perfettamente fredda. «Rinunciai tosto a quella commedia inutile. Più tardi mi accorsi che il bel poeta mi amava realmente, e soffriva del mio strano procedere.

Ma l'eroe non è eroe appunto perchè afferma e nega stesso: ma non è lo strazio, l'inquietudine, la febbre, il delirio, l'estasi che afferma ciò che è l'eroe? Gli uomini conseguenti, gli uomini precisi, assoluti, sono impiegati di banca, droghieri sentimentali; ma non diventeranno mai dei condottieri di popolo o dei grandi letterati.

Invece di ridurre l'uomo alla servitù degli esecrabili bisogni sentimentali, spingete i vostri figliuoli e i vostri uomini a superarsi. Siete voi che li fate. Voi avete su loro ogni potere. =La Scultura futurista.= 11 Aprile 1912.

Mi dirigo verso l'autocarro dicendo a Squilloni: Bordello! Ultimo rifugio del cuore! Certamente, risponde Squilloni, il bordello è la soluzione sintetica di tutti i problemi dell'Amore. Credo che avrete finalmente sconfitto tutte le offensive delle nostalgie sentimentali. No, non ho pensato all'amore. Ho ideato invece l'architettura del mio nuovo libro che sar

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