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Aggiornato: 21 giugno 2025
Prima di accingersi a scrivere libri scolastici, l'Autrice si fece maestra, e nelle scuole, in mezzo a centinaia di fanciulli, imparò a conoscerne il cuore, e vide il modo di mettere in pratica i principî della scienza pedagogica moderna. Perciò i libri della signora BACCINI, scritti con esperienza della scuola e con cuore pieno di carit
Anche questo non saprete negarmelo. E ditemi ancora. Quando nei concorsi alle cattedre di scuole medie abbiamo esaminato centinaia e centinaia di giovani aspiranti, dobbiamo o non dobbiamo deplorare quasi sempre che questi giovani, pure usciti da codeste nostre universit
I primi mesi dell'anno universitario sono senza fallo i più lieti. In primo luogo, ci si ritrova tutti compagni di altre scuole, con un mondo di cose nuove da dirsi e di vecchie da ricordare.
«La maggior parte dei moralisti inglesi considerano, e con ragione, il gran numero dei low lodging houses come scuole di vizio e antri di immoralit
Hai fatto bene dunque a promettermi che non giuocherai più. E qui si mise a parlargli di tutt'altro. Il marchese artista nell'anima tempestava Enrico di domande sulla sua posizione, sulla pittura, sulle sue idee circa le due scuole, sulle sue speranze di farsi un nome, sull'avvenire sognato. Enrico s'accalorò in quel dialogo.
Un giorno però, il nostro Attilio tornò a casa piangendo e singhiozzando: un bambino cattivo, uno di quei bambini maleducati che vanno alle scuole senza ricavarne profitto, gli aveva dato del bue.
Il vero romanzo sarebbe stato quello che i tre personaggi, Romolo Pieri e i suoi due figli, Mauro e Annunziata debbono, ognuno per proprio conto, ripensare e rimugginare e lumeggiare perchè la loro esistenza, il loro carattere e gli intimi movimenti del loro cuore, del loro intelletto vengano giustificati. Il vero romanzo sarebbe stato quello che i lettori intravedono a sprazzi, a scatti, narrato e non rappresentato, a traverso la immaginazione di quei tre personaggi: Santamaura barbara, misera, incolta, sperduta in quella vallata che l'Arno gonfio e lutulento chiude in un vasto semicerchio, fra rocce, colli, pendii, brevi piani e burroni profondi; Santamaura che non ha industrie, nè scuole, nè ospedale, nè societ
Si declamava di guerra, di massacri, di trionfi, di perdoni: tutta la vecchia rettorica delle scuole piena di esempi romani e cartaginesi, quella dei seminari, l'altra più recente del romanticismo si mescolavano in una eloquenza ridicola e commovente, deforme e poderosa. Nell'aria agitata da tante voci passavano a volta a volta i veri soffi della rivoluzione.
Ma nelle scuole, come disgraziatamente in quasi tutto quanto parte dalla iniziativa italiana, troviamo il segno d'una profonda divisione come un peccato originale. Ogni scuola fa da sè, come ogni societ
Siamo andati ad abitare fuori di Porta Romana, e vado alle scuole di laggiù. Carlo gli narrò i casi suoi, ed il suo desiderio di non restituirsi a domicilio prima di Natale, per aspettare il nonno. Non so dove stare intanto, concluse un po' scoraggiato.
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