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Aggiornato: 21 giugno 2025


Finite le vacanze, Pierino doveva assolutamente ritornare a Trento, per proseguire gli studi; non più in Seminario, s'intende, ma alle scuole pubbliche. Le signore Laner avrebbero certo preferito che il nipote rimanesse in paese per badare all'orto, ai campicelli e per fare un mestiere qualunque, come suo padre. Ma don Giuseppe aprì loro gli occhi anche su questo punto.

In que' giorni della settimana santa, ai quali torna adesso il nostro racconto, erano chiuse le scuole del liceo; cosicchè Damiano potè in breve vedere abbozzata la sua tela. Costanzo maravigliava, considerando la rapidit

Cominciò tardi le sue scuole perchè aveva poca salute. Studiai poco, disse; prendevo dei premi; ma ero un cattivo scolaro. Sentì il primo impulso a scrivere verso i quattordici anni. Era in Umanit

Pubblici stabilimenti d'istruzione, le scuole del Piatti, del Calchi, del Grassi, s'aprirono sotto lui per la prima volta. Il Calcondila, il Merula, il Minuziano, il Ferrari ed altri molti si raccolsero in Milano, per insegnarvi scienze, lettere, lingue erudite.

Forse dapprima egli neppure non conosceva bene stesso, e quell'inganno che produceva in altrui provava egli medesimo sul suo conto. Ma quando finite le scuole inferiori, passato il corso liceale, Tommaso ebbe intrapreso il corso, ch'egli aveva scelto, di belle lettere, allora e' fu chiaro del tutto che cosa fossero il suo ingegno e le forze della sua anima, del suo cuore e della sua natura; capì quello che valeva e che voleva, e si pentì affatto e della strada per cui s'era messo e del cammino che gi

A tali distrette è la letteratura italiana! Siamo una dozzina di scuole, che tutte si adoperano alla spartita, che tutte cominciano dal loro abbicì, e non riescono a capolavori.

Ma cresciuto il favore delle scuole professionali, il merito e l'anzianit

Ho detto «quel povero maestro» per modo di dire, perchè seppi poi che ha uno stipendio di più di duemila e duecento lire e un quartierino in una bella casa del villaggio. In Olanda i maestri delle scuole elementari, i capi, poichè vi son pure gli aiutanti, non han nessuno uno stipendio minore di ottocento lire, che è il minimum, stabilito dalla legge, che possan dare i Comuni. Nessun Comune però si attiene a questa somma, e vi son maestri, che hanno lo stipendio d'uno dei nostri professori d'universit

È questa loro misera esistenza, che tutto lo commuove e porta a farsi paladino delle scuole di piccole industrie in montagna. Dopo averne predicata l'utilit

, con un po' più di unione, con un po' più di concordia e d'amore. Ma il Governo italiano non dovrebbe rimanere estraneo all'iniziativa ed alla organizzazione di queste scuole italiane. Soltanto a questa condizione tacerebbero le antiche rivalit

Parola Del Giorno

dell’esule

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