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Aggiornato: 24 giugno 2025
¹ Scriveva G. Bovio nel 1878: «Cominciamo dal troncare un'ultima illusione: l'E. S. non è repubblicana... (Essa) va fino al suffragio universale. Questa è l'estrema delle riforme delle quali si estima fecondo il principato quando si disposi con la libert
Dai tempi del Caracciolo in poi, nell’annuale Notiziario di Corte scriveva di geografia e di storia naturale, di tasse e di traffichi, di derrate e di commerci, di monumenti e di artisti dell’Isola. Nessuno prima, nessuno dopo di lui seppe meglio adombrare il perfetto modello di una storia civile.
Così viveva il nostro povero eroe, cangiando d'umore più volte al giorno, che non faccia di colori il cielo in un tramonto d'autunno. Ho detto degli articoli che scriveva egli solo su parecchi giornali, ma non ho detto quanto gli costassero, d'inchini, di sotterfugii e d'altro.
Alberto scriveva con una facilit
Stava col gomito sinistro sul banco ed il capo appoggiato alla mano, mentre colla destra teneva la penna sulla carta nell'atto di scrivere; ma non scriveva. Aveva gli occhi fissi in terra tra il sedile ed il banco, e piangeva in silenzio. Ad un tratto, di sotto al sedile, vide sorgere una mano con un fogliolino piegato, e posarglielo sulle ginocchia.
Lo zio d'Antonio non volle più sentir altro. Come! Lo stesso dì, nello stesso momento quasi che scriveva a lui quella lettera così raumiliata e supplichevole nella quale narrava sì pietosamente l'infelicit
Era la prima volta che suo marito si addiceva a quella manovra medica? La contessa nol sapeva. Per questa volta, la si contentò di fingere di dormire e di voltarsi dall'altra banda. Ma l'indomani ella scriveva a sua madre: «Vieni, ho paura di essere stata avvelenata.» L'ex-camerista mostrò la lettera di sua figlia al duca.
«.... Mi sono rinchiusa in questa dimora campestre, e nelle sue umili consuetudini, più facilmente che non sperassi da prima.» Così ella scriveva nel febbraio del 1842. «Un tempo davo troppa parte di me alle vanit
Rotti pertanto gli Ottomani, scriveva a Venezia Luca da Molino, sopracomito del porto di S. Teodoro : che era vicino il re di Persia, che il Mocenigo aveva incominciate le operazioni marittime, e che gi
Brydone, impressionato della sfrenata passione degli abitanti per le pubbliche passeggiate, scriveva: «Siccome i Palermitani in estate sono obbligati a mutare la notte in giorno, il concerto musicale non principia prima della mezzanotte. Il tocco è il segnale perchè i virtuosi diano fiato ai loro strumenti per la sinfonia.
Parola Del Giorno
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