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Aggiornato: 24 giugno 2025
«È bene scriveva lo Str
Si confronti quello che fin da giovine il Manzoni scriveva da Parigi a' suoi amici lombardi, e ciò che la moglie scriveva di lui nel 1820 al Tosi. Probabilmente il Manzoni avr
Mettendolo in tavola, coperto d'alcune foglie di viti, disse: «Quei parenti di Rocco, hanno accolto Tecla assai bene, e mandano questo presente. «Appunto, uscì a dire Giuliano rischiarandosi un poco in viso Tecla non l'ho ancora veduta: mamma, non mi scriveva che se l'aveva tirata in casa?»
Ma se si pensa che il signor Ginguené scriveva il suo libro dopo l'anno 1810 ed in Francia, che è quanto dire un trent'anni dopo quello del Tiraboschi ed in paese piú illuminato del nostro, chi vorrá perdonare a lui la penuria di filosofia?
«Anch'ella mi amava; me lo ripeteva sempre, me lo scriveva continuamente malgrado ci vedessimo ogni giorno, aveva voluto che ogni giorno ci scrivessimo. Ciò mi faceva piacere. Pensavo: c'è qualcuno che si ricorda sempre di me, che sempre mi aspetta e questo pensiero mi colmava di tenerezza.
Il 5 ottobre 1785 l'Emo, coadiuvato dai suoi cannonieri, impiegava per la prima volta due di tali batterie blindate galleggianti nel bombardamento della Goletta, «ed era molto cosa piacevole scriveva un testimonio oculare nel veder da tutti i lati cadere fulminanti le nostre bombe sopra la rinomata Goletta che, tutta fumante, mi sembrava un Vesuvio» .
Con molte circonlocuzioni, Alberto Varedo scriveva da Roma a Bardelli ch'era dispiacentissimo di non poter conservargli il posto di assistente che egli occupava gi
Il Vigo dovette insistere nella sua opinione, perchè Emerico Amari gli scriveva nello stesso anno: "Mi parlate d'un canto dell'epoca di Ruggiero: se è autentico, è un tesoro tale che sono meravigliato di volerlo lasciare dormire sino all'edizione del 2^o volume; pubblicatelo solo, subito; replico è tale tesoro, se vero, che varrebbe un libro intero."
La commedia piacque e si diffuse largamente, come un allegro diversivo in mezzo al trambusto della guerra ed alla concitazione bellicosa. «Cinquantamila razioni di pane da 24 oncie l'una chiedono giornalmente i Francesi sotto Peschiera scriveva il 6 giugno il Foscarini più 60 grossi bovi, 150 carra di fieno, prodigiosa quantit
«Non posso assistere alle tue nozze, scriveva la povera donna, nè vivere, come avevo sognato, presso di te. Non si può illudersi che il male non si espii presto o tardi; e questa è la mia espiazione. Vado a Nervi presso i bambini della povera Elena, e se il loro babbo mi vorr
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