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Aggiornato: 14 maggio 2025
¹ Scriveva G. Bovio nel 1878: «Cominciamo dal troncare un'ultima illusione: l'E. S. non è repubblicana... (Essa) va fino al suffragio universale. Questa è l'estrema delle riforme delle quali si estima fecondo il principato quando si disposi con la libert
Bovio sostenne che le idee, le utopie non si possono colpire, ma soltanto i mezzi adoperati per realizzarle. Imbriani certamente facendo violenza a sè stesso disse che in Austria testè per proclamare lo stato di assedio in Boemia si domandò l'autorizzazione del Parlamento ed enunciò gli articoli dello Statuto, che furono violati in Italia: il 26º, inviolabilit
Di quest'uomo testè Giovanni Bovio ha detto: «non ha partito e la Camera gli va incontro; si professa democratico e il Senato gli si piega ossequioso; non sollecitò il potere e gli scese incondizionato dall'alto; auspicò il monumento a Bruno e il Vaticano gli volge l'occhio salutevole. Il paese e la stampa che fanno? L'uno sotto la sua mano si addormenta; l'altra, in gran parte, lo seconda.»
Un comitato fu costituito nel quale figuravano i migliori nomi della democrazia militante: e della Commissione esecutiva, residente in Roma, nominata da esso, fecero parte: Bertani, Bovio, Campanella, Canzio, Cavallotti, Fratti, Lemmi, Mario, Saffi ed altri, oltre lo stesso Garibaldi.
E ancora, G. Bovio: «L'Estrema compie il suo ufficio: educando la coscienza nazionale, affinchè intenda la parte sempre crescente che le è dovuta nella funzione della sovranit
Nelle sedi dei Fasci sulle pareti vi erano grandi striscie di carta con motti significativi di Marx, di Lassalle, di Bovio, di Hugo, di L. Blanc ecc. Non di rado vi si trovavano i ritratti di Marx, di Mazzini, di Garibaldi, del Re e della Regina. Il Rossi della Tribuna, ed io stesso, in alcuni luoghi non trovammo sul tavolo che un Cristo col suo lumicino, che costituiva tutto l'ornamento del luogo; e confesso che tanta semplicit
Inoltre, era appena giunto il radicalismo italiano a discendere, con Bertani e Cavallotti, dalle altezze del rigido idealismo di Cattaneo e Mazzini e Bovio nella concreta realt
E pure non tutta è guasta; e brividi e fremiti di idealismo vi corrono dentro. Ascolti essa una parola di Giovanni Bovio¹: ¹ Discorso citato in morte di B. Cairoli.
¹ Nel celebre opuscolo L'Italia aspetta, , A. Bertani, chiestosi se esistesse una Estrema sinistra, e risposto che sì, aggiungeva: «Ma questa Estrema sinistra non avrebbe ragione d'essere se le mancasse l'appoggio della democrazia e se questa non avesse propositi fermi per far accettare le sue idee ed arrivare con essa, sia pure incerto il dì, al governo d'Italia. E queste idee e questi propositi debbono manifestarsi oggidì nella questione ecclesiastica, ecc.». E G. Bovio così indicava la funzione dell'Estrema: «L'Estrema sinistra compie il suo ufficio educando la coscienza nazionale, affinchè intenda la parte sempre crescente che le è dovuta nella funzione della sovranit
Imbriani, Bonajuto, Altobelli, Bovio, Sacchi, Comandini, Cimbali, Marcora, Pinchia, Paternostro ed io. Approvarono quasi incondizionatamente gli on. Lazzaro, La Vaccara, Damiani e Castorina; e pur approvando la condotta del governo ebbero da deplorare non poche cose gli on. Spirito e Di San Giuliano.
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