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Aggiornato: 26 giugno 2025
L'altro sorrise a quella bimba, scrollando il capo: adesso capiva il "tutto quanto" della signora Schönfeld! Ed era un'altra prova del come era amato, del come Eleonora aveva perduta la testa, si era esaltata per lui! E anche il Casalbara, si esaltava a sua volta, era fuori di sè.
È venuta oggi? è qui la signorina Nora? Sissignore; cioè credo: adesso andrò a vedere. E la cameriera aprì l'uscio del salotto, ch'era in faccia a quello dell'anticamera, e lo richiuse in fretta, appena entrata. Fu un attimo, ma in quell'attimo Pietro aveva veduto come in un'apparizione, la Schönfeld e la Nora che sedevano sdraiate, quasi abbracciate sul canapè.
Per onesta, poco mal borbottò il Kloss fra sè, per fitanzato, poco mal.... ma Cantasirena!... Molto mal! Tedesco, finanziere, affarista, Francesco Kloss vedeva i giornalisti e il giornalismo come il fumo negli occhi. Ma Nora gli aveva fatto colpo. La g'ha cuel bel farin te me n'inpipp!... Procurò di conoscere la Schönfeld per avere altre informazioni, e queste furono assai meno scoraggianti.
Sono stata attenta, e ho notato i due che passavano, ripassavano.... e quell'altra, che correva alla finestra e poi si vestiva in fretta, scappava giù, in istrada.... e i due dietro, a braccetto. A braccetto?... Insieme? Insieme. Lettere?... Hai visto lettere? No. Ma si trovano? Si parlano? Credo.... dalla Schönfeld. Dalla Schönfeld?... Siamo a cavallo.
In quel punto si udì camminare nell'anticamera. Gioconda! Presto! La colazione! Come? La signorina Nora?... E non è rimasta dalla signora Schönfeld? esclamò la Gioconda ridendo col riso grasso della donna ben pasciuta. Ma guarda che originale! Resta fuori ogni altro giorno o a colazione o a pranzo, sempre in aria con questa Schönfeld, e proprio oggi, signor no! Viene a casa a far colazione!
Pure il nome di Nora, evocatore dell'immagine adorata, dissipava le ire e gli suscitava in cuore, a poco a poco, mille inquietudini. Se Nora non era sua figlia, era tenuta come tale; era nelle mani di quel cannibale, vero mangiatore d'uomini! Ebbene, egli avrebbe parlato a Nora, a tu per tu. Subito! Dov'era? Dove poteva trovarla? Evelina gli aveva detto, dalla Schönfeld. Sì, sì, dalla Schönfeld!
La contessa era commossa. Avrebbe dovuto capir subito che la sua amica Eleonora prendeva quella corte troppo sul serio; avrebbe dovuto aprirle gli occhi e chiudere la porta a monsieur le duc, senza tanti complimenti. Ormai era troppo tardi e la Schönfeld tornò a sospirare: Pauvre petite! era in uno stato da far piet
Il giorno dopo, ritornarono dalla Schönfeld, e, naturalmente, si trovarono con Nora: essa portava le violette regalatele dal Casalbara il giorno innanzi. Il Kloss cominciò a ridere, a scherzare colla Schönfeld, un donnone rumoroso e traballante, dal petto enorme.
Come?... Nora?... Non c'è?... È fuori anche stamattina? esclamò il Laner con un crescendo di stupore e di stizza ad ogni interrogazione. Egli sapeva bene che Evelina non avrebbe osato di tenerlo presso di sè, qualora Nora fosse stata in casa. È andata dalla Schönfeld. La Schönfeld! Ogni giorno la Schönfeld! gridò l'altro sempre più stizzito.
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