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Se il conte Zaccaria era disposto quella mattina a veder tutto color rosa, la nobildonna Chiaretta, sua illustre consorte, pessimista per indole, s'era svegliata d'umor più nero del consueto. Essa diceva chiaro alla cameriera che non vedeva l'ora che questa baldoria finisse, e ch'era una vita da cani, e che, se durava ancora un mese così, ci avrebbe rimesso la pelle. Meno male se l'amor proprio fosse stato soddisfatto. Ma ci voleva quel grullo di suo marito per contentarsene. Ormai tutti potevano avvicinare i Sovrani, tutti potevano andare a Corte, ed ella aveva avuto l'umiliazione di trovarvi certe donnette che non avrebbe ricevuto in casa sua, certe contesse di princisbecco che non si sapeva di dove venissero. Al gran ballo poi sarebbe stato uno scandalo addirittura. Eran stati messi in giro duemila inviti e s'era dovuto discendere fino ai nobili dell'Ordine dei segretarii, fino ai cavalieri della Corona di ferro di terza classe, fino ai mercanti arricchiti e alle loro femmine. Che più? Si diceva, ma questo la contessa Chiaretta non voleva crederlo, che ci sarebbe stata anche la moglie d'un banchiere ebreo. In verit

E la sua bella faccia abbronzata, dai lineamenti severi e composti, rivelava una vaga inquietudine: segno che la battaglia interna era fiera. Queste sommarie osservazioni bastarono al confessore per giudicare che, senza la suggestione dell'abitudine, senza il timore dello scandalo, quell'uomo che era sempre stato religioso sarebbe fuggito di chiesa, o non vi sarebbe neppure entrato.

Così egli cercava di eccitare gli animi contro la ragazza, pensando che nel timore dello scandalo, il parroco l'avrebbe mandata via; e allora, che dolce vendetta! La Nunziata Meroni, a cui premeva di mettersi nelle buone grazie del padrone andava ripetendo con la sua voce falsa: Ha fatto male la Cristina, molto male! Tutto si perdona: ma cacciare il padre, metterlo sulla strada, no. È vergogna!

Come stato è la condizione della donna pronta per tutti, e generalmente veniale; come atto, è l'unione carnale di un uomo con una tal donna, o di una tal donna coll'uomo che capita. E' certo che la prostituta pecca più gravemente che la semplice fornicatrice od anche la concubina, tanto riguardo alla disposizione dell'animo, quanto allo scandalo e al nocumento che si reca alla generazione.

Perchè non vorrei far uno scandalo qui fra questi signori, che hanno il diritto di non seccarsi per una nostra questione personale. Mi capir

Quanto a me, non involgerò mai nello scandalo, che egli vorrebbe, una famiglia rispettabile che mi ha accolto come maestro ad un suo fanciullo, per intercessione di un degno professore che mi vuol bene. Signor Falzoni, io parlo ad un uomo più vecchio e assai più sperimentato di me.

Come devo dirtela? seguitò il conte Roberto. È uno scandalo; te lo hanno gi

6. E' evidente peccato mortale l'indossare le vesti di un altro sesso con intenzioni lascive, o con grave pericolo di lussuria, o con notevole scandalo: ma non è peccato se, escluso ogni scandalo e pericolo, si indossano per necessit

Per tentarlo davvero ci volle la spinta del duca, il quale minacciava una scenata, uno scandalo se non si faceva a suo modo: Bisogna battere il ferro quando è caldo! pensava Prospero Anatolio. In fatti, capitato uno di quei giorni a Santo Fiore, il duca aveva passata tutta la mattina alla canonica, senza che Maria, uscita in carrozza a passeggiare, sospettasse il suo arrivo.

Ora, mormorò, mi occuperò di... Il conte lo trattenne. Che contate fare di donna Maria? gli domandò a voce bassissima. Non credo vogliate difenderla. Non ne ho desiderio alcuno, ve lo assicuro. Ma riflettete che ella per nostro rossore è... , . Faremo le cose senza scandalo. Sar