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Aggiornato: 3 giugno 2025


I cavalli, che dagli antichi erano chiamati i "piedi degli scacchi", occupavano uno l'estrema destra, l'altro l'estrema sinistra; due pedoni erano andati ad ingrossare da una e dall'altra parte l'avamposto segnato dalla pedina del re; la regina minacciava da un lato, l'alfiere di re dall'altro lato, ed il secondo alfiere teneva il centro davanti due passi del re e dietro le pedine.

Un fanciullo lacero, in maniche di camicia, con un fazzolettino a scacchi sulla testa, corre sotto la pioggia, cantando con voce acutissima un ritornello popolare, interrompendosi ogni tanto per gittare con un grido un'ardita disfida alla tempesta: il bambino, figlio di nobili signori, è presso il balcone, pallido, ammalato, vestito di pelliccie, solo; e stanco si abbandona a pensare sul ricco libro di immagini che non lo divertono più.

E poi che le parole sue restaro, non altrimenti ferro disfavilla che bolle, come i cerchi sfavillaro. L'incendio suo seguiva ogne scintilla; ed eran tante, che 'l numero loro piu` che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla. Io sentiva osannar di coro in coro al punto fisso che li tiene a li ubi, e terra` sempre, ne' quai sempre fuoro.

Quando erano soli il capitano giuocava agli scacchi con Stefano, o metteva in ordine i cartocci delle sementi, mentre suo figlio leggeva ad alta voce un buon libro, e le donne agucchiavano. Una sera di gennaio la pioggia cadeva a scrosci, il vento fischiava fra gli alberi, la famiglia era sola, raccolta nel tepore della stufa, quando si udì una scampanellata che indicava molta fretta.

S'aiutavano scambievolmente con eguale cavalleria nell'ordinamento de' loro scacchi; il negro, quando gli capitava, metteva a posto una pedina bianca, il bianco ricambiava la cortesia mettendo al loro posto alcuni pezzi neri. Quando furono tutti e due schierati, Anderssen disse: Vi avverto che sono piuttosto forte; potrei chiedere di darvi il vantaggio di qualche pezzo, d'una torre, per esempio?

Il lavoro sottile di questi scacchi li riduceva fragilissimi. All'urto che presero quando l'Americano li riversò sul tavolo, l'alfiere dei neri si ruppe. Peccato! disse Tom. È nulla, rispose l'altro; s'aggiusta subito.

Coll'affanno del cuore, che agogna una corona, Carlo da tre giorni percorre l'oceano. Spesso sedendo a mensa, o giocando a scacchi, quando meno se l'aspettano i compagni si alza da tavola, ascende sopra la coperta; aguzza gli occhi da settentrione, ed esclama con voce tra spaventata e gioiosa: «È Italia quella

Imparò il giuoco della bazzica e del tresette, la dama, gli scacchi e da ultimo il tarocco; divenne prefettone del collegio e segretario intimo del rettore, che aveva portati dal Belgio tutti i perfezionamenti della scienza umana; ma, sentendosi chiamato alla vita del secolo, un bel giorno si valse della protezione di Ponzio Pilato per riferirgli in confidenza certi segreti dello stabilimento, ch'egli conosceva meglio d'ogni altro convittore.

Per il Vharè, avere o no quindicimila lire entro le ventiquattr'ore, voleva dire poter restare al sole o doversi accontentare di vederlo a scacchi. L'elegante marchese di Vharè era giunto a questo punto!... I suoi creditori, dopo avergli messo il sequestro sui mobili di casa, glieli avevano lasciati in custodia con tutte le regolarit

Nondimeno Fortunata gli era gratissima dell'averle sacrificato la sua partita a scacchi al caffè della Vittoria, e per ricompensamelo faceva le viste di gustar molto i suoi pettegolezzi d'ufficio e consentiva a studiare sotto di lui il nobile giuoco, inestimabile conforto, diceva il conte, in tutte le tribolazioni della vita.

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