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Aggiornato: 18 luglio 2025


Come se la contessa Savina fosse obbligata ad amarmi per forza... ed il mugnaio a fornirmi la farina per amore!... Ma la natura perversa dell'uomo gli fa confondere sovente il desiderio col diritto, ed esso scompiglia la societ

Tirata una linea di demarcazione sui conti arretrati, ho potuto presentarmi in casa Brisnago col solo titolo di parente, e in conseguenza con puri e santi affetti nell'animo. Mia figlia e mio genero si gettarono fra le mie braccia colla loro bimba, e quando entrò nella stanza la contessa Savina, ci siamo stretti la mano in mezzo alla nostra famiglia, come dovevano stringersela due nonni....

Dopo tanti anni!... il mio mazzetto ritorna indietro!... che cosa significa questo mistero?... Mi agito, mi scuoto, mi decido a voler vedere che cosa succede, mi colloco in posizione opportuna per osservare nella stanza del palazzo... e vedo con sorpresa il figlio della contessa Savina, il conte Saverio di Montegaldo, il giudice conciliatore, che gettava baci alla mia finestra, e li gettava con tale entusiasmo, che pareva diventato cieco e insensibile a quanto lo circondava.

Un giorno me ne tornavo a casa colla Veronica, mentre rientrava la contessa Savina. La Veronica volle ch'io baciassi la mano alla signora quando discese dalla carrozza. Avendo udito chi fossi, mi diede un bacio e mi accarezzò lungamente i capelli, guardandomi con bont

Poi volendo dissimulare la mia sorpresa e l'emozione, mi versai da bere; procurai di mostrarmi freddo e distratto, lasciai passare qualche tempo, cacciando giù un boccone per forza, poi soggiunsi: Se non m'inganno, mi pareva che la contessa Savina avesse sposato un signore....

Con tali pensieri m'addormentai verso il mattino; all'ora che il crepuscolo apporta un po' di calma a chi ha passato la notte agitata. Dapprima divagai in sonni confusi, poi mi parve di vedere chiaramente la contessa Savina ad una finestra bassa d'un palazzo in una strada deserta. Io la contemplavo assorto in estasi, quando mi fe' cenno d'avvicinarmi.

Tali discorsi portavano naturalmente il mio pensiero al mazzetto gettato alla contessa Savina, e pensavo: chi sa, se vedendo una rosa, delle violette e degli eliotropi, essa rivolger

Io era sempre perdutamente innamorato della contessa Savina, alla quale non avevo mai parlato, e che aveva rifiutato di restituirmi il bacio. Ma.... ma!... e andavo girellando per le camere come un uomo che cerca qualche cosa. Cercavo infatti lo scioglimento d'un problema: date due donne giovani, ed amabili entrambe, una lontana e inaccessibile per la distanza, la nobilt

Le ripeto che non ci penso nemmeno, risposi, e che anche se fossi tanto pazzo da pensarci, credo di essere un galantuomo, e di non aver mai fatto dubitare della mia condotta. Lo zio si mostrò soddisfatto della mia dichiarazione, ma io credo che egli realmente prestasse poca fede alle mie parole, come io stesso non era convinto che fra me e la contessa Savina tutto fosse finito.

Io amo la contessa Savina, l'amo perchè l'amo, perchè è stata il primo raggio di luce della mia vita, il primo palpito del mio cuore, l'amo.... Signor maestro, il pranzo è servito.... mi disse la Rosa picchiando leggermente all'uscio.... mi dispiace incomodarlo, ma è l'ora precisa che mi ha fissata.

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