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Aggiornato: 8 giugno 2025


«Lo sol sen va», soggiunse, «e vien la sera; non v’arrestate, ma studiate il passo, mentre che l’occidente non si annera». Dritta salia la via per entro ’l sasso verso tal parte ch’io toglieva i raggi dinanzi a me del sol ch’era gi

Squarciato il secondo piano scese al primo; crollato anche il primo, passò al piano terreno; diroccato questo pure, s'accampò all'aperto; ma non cedette un sasso della sua ruina e la rese immortale.

Dici a chi t’ode: «Nova maraviglia sempre, la vita, e dolce a chi l’intende!» .... Gocciola intanto il sangue, e si rapprende sotto l’unghia che i visceri ti artiglia. Quella che è stesa sul crocicchio, il lasso corpo abbattuto al par d’un sacco informe, d’un così immoto e duro sonno dorme che il suo viluppo si confonde al sasso.

MALFATTO. Guardate ch'io tiro un sasso. REPETITORE. Oh! tu sei el bel tristo! PRUDENZIO. E quando sará questo, patrone mio? RUFINO. Come quando? Adesso; or ora. MALFATTO. Ecco lo sasso. Sentite? olá! RUFINO. Fate stare cheto colui. PRUDENZIO. Taci, tu. Ma che avete a far la Signoria Vostra con lei?

Quei due castelli sono , immoti, colossi terribili se saranno amici, più terribili ancora se nemici, ma il profumo di quelle povere capanne non è più, i comignoli non gettano più quel fumo che si confondeva nell'aria; quella misteriosa favella di due esseri di sasso non s'è udita più mai.

Questo è il mio pascolo disse Flora correndo avanti per un piccolo sentiero marginale, mentre donna Vincenzina e Massimo spaventati da quel diavolo di sole, che coceva il sasso, si fermavano all'ombra d'un vecchio pero. Venga di qua, Flora cominciò a dire il povero ortolano, quando si trovò solo colla fanciulla nel riparto segregato delle fragole. Queste son più buone.

Quel mattino tutti i soldati vispi e ciarlieri aggiravansi nudi e crudi intorno al ruscello, da essi denominato il Giordano, altri bagnandosi, altri risciacquando le camicie o sbattendole su qualche sasso, o distendendole al sole. Una buona dormita, il bagno, il bucato, e la prima zuppa calda con brodo di prosciutto distribuita poi, li abilitarono a nuove gesta.

Piantate per sempre le tende, L'affanno distende di un'ora. Ristora nel placido oblìo Lo stanco desìo, dell'alma Le crude ferite ristora. Le belle voci e il vago incantamento Aprir nel sasso la feconda vena, Che corse come un rivolo d'argento. La risorta fanciulla, a cui serena Splendea la pace nel raggiante viso, Mi die' dell'acqua colla mano piena, Reggendomi degli occhi col bel riso.

Qual fia ristoro a' perduti! Un sasso Che distingua le mie dall'infinite Ossa che in terra e in mar semina morte?

Considera che il sasso ove tu inciampi è parte del tuo Io, come la mano estranea che ti tocca, ed il lontano cielo, e le spiche, e l’alte erbe de’ campi. Considera le linee sinuose del corpo, vive del tuo sangue ardente, qual limite non gi

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dell’esule

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