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Drollino si mise a correre disperatamente lungo il viale. Giunse al cancello, trafelato, ma in tempo per vedere a passar la carrozza... per gettare nell'interno di questa uno sguardo profondo. Dietro il cristallo alzato, si vide per un secondo una manina bianca che salutava. L'agente, che era anch'esso venuto sin , prese per quel saluto, e scappellò profondamente. Era molto lusingato, e Drollino, accanto a lui, teneva dietro collo sguardo alla carrozza, che si faceva gi

Il 23 di quel mese salutava per l'ultima volta l'Aiguille du Dru che tante volte soggiogò, e la dimane veniva al Dente del Gigante..... dove trovò la morte. Qui la penna, che febbrilmente scorreva sulla carta, quando narrava le gesta gloriose del Rey, cade involontariamente di mano.

Si era arrestato ridendo, per esclamare: Guardi: il mio concorrente! Il parroco veniva verso di noi, con passi così frettolosi, che sembrava dovesse impigliarsi da un momento all'altro nella scolorita zimarra di mussola nera, stretta attorno al corpo lungo e magro. Invece di tricorno, portava calcato su la testa un rozzo cappellone di paglia. Salutava da lontano, agitando le braccia.

Era ilare, salutava gli amici e presentava i polsi al suo ammanettatore con la faccia illuminata dal sorriso. I carabinieri giovani che adempivano a questo servizio erano più spietati dei vecchi. Continuavano a dare dei giri anche quando si diceva loro che i polsi facevano sangue. Don Davide era conosciuto da tutti, ma lui, personalmente, non conosceva che l'avvocato Romussi, Valera e Zavattari.

Il conte Saverio veniva a fumare il suo sigaro alla finestra dirimpetto e mi salutava cortesemente.... Egli ti salutava?... e tu? Ed io naturalmente rispondevo al saluto.... Ma dunque in collegio non ti hanno insegnato che una ragazza onesta non deve rispondere al saluto d'un uomo che non conosce?...

La signora Giulia fece una piccola smorfia sentendo il tono di confidenza con cui Roberto salutava la sua ragazza; pure quella smorfia finì in un sorriso, ed ella rispose Addio, capo scarico, mentre Lucilla non diceva nulla e si contentava di avvolgere il giovinotto in uno di quegli sguardi, che, a ventidue anni sopratutto, come ne aveva l'Arconti, penetrano fino alle midolle.

E l'espressione angosciosa del suo volto, il tremito delle sue mani, le labbra arse e scolorite, tradivano a poco a poco il dolore smisurato, profondo che la poveretta con tanta forza era pur riuscita a nascondere. Il duca salutava col fazzoletto; sospirava, piangeva; a chi non lo conosceva a fondo, anche il duca avrebbe fatto piet

Il Generale era in carrozza con l'indivisibile Basso; ambedue erano vestiti in borghese: Garibaldi aveva un cappello alla calabrese bigio ed il punch che sempre lo ho accompagnato in tutte le campagne; dietro alla carrozza venivano a cavallo il maggiore Fontana dello stato maggiore, e il capitano Galeazzi delle Guide, aiutante di campo. Il Generale sorrideva a quei popolani che l'applaudivano con tanto entusiasmo, e li salutava gentilmente con le mani. Il popolo di Digione accompagnava sempre con dimostrazioni d'affetto il Generale, e quello che si vedeva, si doveva d'ora in l

Ma nulla ei curava di questi, era un solo il pensiero che il movea, e dalla cima dell'Alpi salutava la terra natale della sua amica, alternava canzoni di guerra e d'amore. Calate le Alpi corsero l'armi galliche con diversa fortuna l'insubriche contrade, e Girani in molti eventi potè col suo coraggioso adoperare, fare palese di qual valore armasse l'animo intraprendente.

E a proposito di dote. O in un volume del Valadier, o in altro congenere, ho letto un aneddoto storico. Un giovane pittore, tutte le mattine, andava in Borgo, a dipingere una di quello stradicciole pittoresche, presso Santa Maria Traspontina. Nel passare per ponte Sant'Angelo, dava abitualmente due soldi al povero di piantone, che lo salutava con speciale riguardo.