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Quando sua sorella usciva dal salotto tutta rossa ed indignata, spingendosi indietro l'uscio, per isfuggire la vista di quelle carezze, lei la seguiva e le diceva: Ma perchè ti agiti a questo modo, Paola? Non vuoi che il babbo voglia bene alla sua sposa? È la religione stessa che comanda agli sposi d'amarsi. La Paola non rispondeva, come non aveva parlato neppur prima.

L'illustrissima, che aveva udito lo strepito, s'affacciò alla porta del salotto: vide, comprese, e richiuse pianamente l'uscio. Quando, pochi istanti dopo, Nino, precipitoso e convulso, entrò la stanza era oscura, le imposte chiuse.

La bella lo seguì nel salotto; si faceva forza, ma tremava, aveva paura di qualche penosa rivelazione.... Che vuol dirmi, dottore? Qualche brutta notizia?... No, anzi rispose Agenore, cacciando le dita nei taschini del panciotto per darsi un contegno, tutt'altro.... ho un'ambasciata da farle.... Un'ambasciata? A me? Cioè, ieri era un'ambasciata.... oggi muta carattere, diventa una rivelazione....

Col primo suo ordine il giudice fece allontanare gl'indiscreti dalla camera mortuaria e dalla sala: i gendarmi, dinanzi all'uscio per il quale questa sala e l'attiguo salotto comunicavano, impedirono che la gente s'inoltrasse. Solo la straniera col dottor Bérard che spiegava al suo collega della polizia l'inutilit

Ma, babbo, si soffoca esclamò la Lucilla, ch'era in un angolo del salotto con la sua cagnetta Gipsy. Se soffochi, va in un'altra stanza. Lucilla non se lo fece dire due volte, e sgattaiolò via seguita da Gipsy. La signora Giulia avrebbe fatto lo stesso assai volentieri, ma suo marito la trattenne.

Anche il salotto non era lo stesso: quello ove si era svolta la disgustosissima scena era un salotto verde, con grandi fiori rossastri, nelle pareti, tappezzate di seta: questo era un salotto, in cui le pareti, i mobili, erano coperti di seta azzurra, splendente, con fiorellini bianchi, di mughetto, a rari intervalli.

Mentre la principessa si alzava, era giunto nel salotto attiguo il marchese di Trapani, che veniva a riprendere la figliuola. S'incontrò con Enrica e la salutò appena, inchinandosi: gi

Era entrato appena nel salotto attiguo che si incontrò con la suocera la quale, a vederlo così pallido, diede un passo indietro. Ma ricompostasi subito Sei tu? disse. Venivo ad annunziarti che tutto è finito. Finito? balbettò Alberto. Gi

Circa sei giorni dopo, nel salotto del Brinda, all'ora stessa in cui egli aveva ricevuto la prima visita della Amieri, tornata allora da Venezia, si trovavano il maestro, Antonietta, Roberto.

.... Giù, nel salotto, non c'era sintomo alcuno, foriero dell'uragano che si addensava minaccioso nel piano superiore; e quando miss Dill entrò non vi si udivano che le voci sommesse dei due fidanzati seduti, quasi nascosti, nel vano di una finestra.