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Aggiornato: 25 giugno 2025
Ella lo ricercò, dopo soli tre giorni: ed egli che l'aveva fuggita per quattro o cinque anni, da quando Clara, dopo un lungo viaggio, era ritornata in patria, egli si lasciò ricercare e tenne l'invito. Fatalmente, Clara era troppo sola e troppo libera, adesso. Gli aveva scritto un biglietto fra il malinconico e scherzoso, per dirgli che la sera istessa sarebbe andata al vecchio teatro Argentina, dove cantavano una vecchia musica, l'Armida, di Glück. Ella vi arrivò prima. Vi era un gran ballo, quella sera, all'Ambasciata d'Inghilterra, e tutta la grande societ
» E ritenete queste tre circostanze, riprese lo speziale; ritenete che allora il signor De Boni dimorava ancora a Zugliano col padre, e che la signorina era stata quattro mesi qui, e, come seppi dopo, non era ritornata in citt
Sapete che cosa ha inventato il Wilamowitz? Nei Canti popolari Toscani ha letto i seguenti versi: L'è rivenuto il fior di primavera, l'è ritornata la verdura al prato: l'è ritornato chi prima non c'era, è ritornato il mio 'nnamorato: l'è ritornata la pianta col frutto, quando c'è il vostro cuore, il mio c'è tutto: l'è ritornato il frutto con la pianta; quando c'è il vostro cuore, il mio non manca: l'è ritornato il frutto con la rosa; quando c'è il vostro cuore, il mio riposa.
Appena finiti i funerali, la duchessa, come lo aveva pensato donna Maria, era ritornata al suo castello. Quel castello era stato lasciato a donna Livia dal padre di lei, e colle vaste dipendenze formava parte delle sue cospicue sostanze. Benchè in inverno, la duchessa vi si recava sovente per più giorni insieme al suo bambino.
Lalla, poverina, sopportava i disagi con sufficiente coraggio. Dopo aver pianto disperatamente abbandonando il suo babbo, alla prima stazione aveva cominciata a ridere, alla seconda a mangiare e alla terza, stanca, si era addormentata. Chi brontolava, chi sarebbe ritornata indietro, magari a piedi, chi non sapeva giustificare il capriccio della duchessa, era miss Dill.
Verso i primi di novembre, quando la gente era in parte ritornata a Roma, don Pio volle inaugurare il teatro con un ricevimento ai giornalisti, al mondo politico e agli amici. Gl'inviti furono diramati dal principe istesso, e siccome il teatro conteneva circa quattromila persone, così furono dispensati un po' in tutte le classi sociali e l'aristocrazia ne ebbe la sua parte.
E si andava a sentirla, ma più ancora a vederla, senza stancarsene mai, nelle domeniche, quando la bellissima donna, ritornata dai divini uffizi, scendeva alla porta del castello per distribuire il pane ai poveri dei dintorni. Quei poveri si moltiplicavano come i pani e i pesci dell'Evangelio. C'erano molti che si facevano poveri a bella posta: ma erano riconosciuti, e tenuti lontani.
Non osando trarla dalle sue fantasticherie, non osando quasi rispondere al mio stesso affanno per timore di palesarlo, io continuavo a tenere le mie mani nelle sue senza dir motto, e a contemplare melanconicamente le sembianze disfatte del suo volto." "Ritornata a casa si sentì debole e si rimise a letto.
Lusinghiera! Infame! mormorava il povero ufficiale fuori di sè.... Quale cumulo di menzogne, di delitti! Quale ipocrisia!... Prima di morire, dimmi in qual modo conoscesti mia madre.... Ve lo dirò, rispose Camilla. Ella era sorella a mio padre. Fino dal 1365 era ritornata in Dalmazia e viveva con noi. Tre anni dopo ci recammo tutti a Venezia, perchè ella volle vedervi ad ogni costo.
Alle Vaie, dov'era ritornata dopo parecchi anni di conservatorio, alle Vaie quel tipo ideale non esisteva, e la fanciulla dei Guerri aveva un po' sofferto, per avvezzarsi a quel crudo contrasto fra le immagini della scuola e la realt
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