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Le voci e le risa dalla sala del banchetto, le percotevano come ventate furiose; e a misura che cessavano o tornavano a suonare, esse ripigliavano le loro querele. «Ma tu, Margherita, non farai come Bianca no, nevvero? diceva la cieca cercando colla sua mano attenuata e scolorita il capo della fanciulla.

Ma la gentildonna padrona di casa gli mosse incontro, lo prese per una mano, lo trasse in mezzo a quelle beate amicizie; le quali tutte accennarono garbatamente di non disgradirlo; poi se lo fece sedere allato, e mentre i crocchi ripigliavano i loro parlari, essa si mise a discorrere con lui.

Rimasero a discorrere di tante cose leggiadre, come nel parco, scherzando sulle maniere del mondo intiero. Fumavano, Ogni tanto il cameriere passava innanzi la porta socchiusa, senza volgersi. Essi sorridevano ancora e ripigliavano il discorso. Se ne partirono dopo un'oretta di conversazione. Si dettero il braccio scendendo le scale.

Per Luchino: chi ne dubita? è tutto lui», ripigliavano a più insieme, e l'uno commentava, l'altro voleva vedere coi proprj occhi le parole sacrosante del grande Italiano, dell'Italiano veramente libero, com'essi chiamavano il Petrarca, senza far caso che egli allora stesse corteggiando i prelati ad Avignone, che lambisse Luchino, e che, misurando la bont

Era piovuto un pochino nella notte e l'erba dove si doveva merendare doveva esser bagnata.... Dicevano i pessimisti. Ma, soggiungevano subito gli ottimisti: se è piovuto a Cannero, non è una ragione per dire, che sia piovuto anche a Vigiona. Spesso piove alla riva del lago ed è sereno sulla montagna. Più spesso però accade il contrario, ripigliavano gli amici di Schopenhauer.

I due birri, che stavano di guardia alla porta della sala, ogni tanto facevano cenni con le mani, prima che cominciasse l'udienza, e il silenzio a un tratto si ristabiliva. Poco dopo le vociferazioni, le esclamazioni d'impazienza ripigliavano, e i birri, chiamandoli per nome, minacciavano di far uscire i più rumorosi.

Gran gente, quei conti di Lavagna! Disputata un pezzo al Comune di Genova la terra onde traevano il titolo maggiore e più caro, vedutosi fabbricare all'incontro, nel 1167, il castello di Chiavari, indi a trentun anno cedevano quel feudo invidiato, diventando nobili genovesi, e ben presto una delle quattro grandi famiglie potenti e prepotenti della Repubblica. Ricchi di capitani e d'ammiragli, come di cardinali e di papi, ora ripigliavano le terre perdute, ora altre ne acquistavano, a ristorarsi dei danni. Al tempo di cui raccontiamo, erano gi

Si cominciava appena appena a dimenticare la strage di Mentana; i prudenti, gli addormentatori ripigliavano a cantare la nina nanna alle aspirazioni verso Roma e domandavano con una convinzione profonda e sincera che cosa ci avessero mai guadagnato quei poveri figliuoli, che erano rimasti sul campo sotto le palle dei chassepots di Francia.

I clienti si guardavano in faccia e ripigliavano a ridere, dicendo dentro di che in fondo quel materialista implacabile valeva meglio di certi spiritualisti che fanno complice la rettorica delle loro imprese galanti. Il dottor Agenore non era dunque un cattivo soggetto; tale non lo avevano voluto il sangue, la balia, la complessione, a dispetto dell'anfiteatro anatomico.