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Quella sera fu un gran pianto a San Giorgio. È dolore, è rammarico profondo in ogni paese, quando muore una bella donna, quando sparisce per sempre una di quelle figure in cui eravamo avvezzi a vedere la divinit

Le donne che sono state sempre brutte, detestano la bellezza delle altre. Quelle al contrario che furono belle e cui il tempo solo svaligiò, vi si riguardano come in uno specchio, e si sovvengono con rammarico senza dubbio, ma senza rancore, dei gaudi della loro giovinezza e delle feste inebriate dell'amore.

Ah, credete di aver voi sola cagioni di rammarico e tedio della vita? Non tutti i forti dolori si manifestano negli occhi, o si dipingono sulle guancie. Così dicendo, chinò la testa sul petto, e non fece altre parole. La signora Argellani non cercò di riappiccare il discorso, e ambedue fecero la strada in silenzio, fino al termine della malinconica gita.

I discorsi, finalmente, furono interrotti dall'arrivo del prete, accolto a festa, mentre la bella Fiordispina preparava il caffè. Don Pietro! gridò il re della montagna. A quest'ora si viene? Che dirle, signor Francesco? Sono stato chiamato in fretta, per il mio ministero di pace. Ah! disse il re della montagna, con accento di rammarico. È stato un caso grave? Speriamo ancora; rispose il prete.

E fu per modo alterato da tal nuova, che non seppe trattenersi dal rimproverare violentemente il maggiordomo di non aver impedito al Palavicino di uscire, e pensando ch'ell'era una sventura, a cui non potea trovarsi il riparo, n'ebbe un rammarico estremo.

Un accesso di gotta, che questa notte mi ha assalito, è cagione, o senatori, ch'io non possa oggi recarmi in persona nel vostro seno, come mi era proposto, e provo di questa circostanza un profondo rammarico.

Entrai in un albergo ove una folla di gente ingombrava il pianterreno e il cortile, e in quella confusione non vidi più il cane. Pensai che avesse trovato il suo padrone, e ne provai vero rammarico; tanto è facile a risvegliarsi l'affetto nelle anime solitarie, che sentono il bisogno di un compagno nella vita.

Ma di questo fatto io non mi rammarico: anzi me ne allieto, come d'un sintomo della prevagheggiata e preveduta efficacia del mio libro. Mi spiego subito.

Era forse la peggio; ma compatitelo, egli non era padrone di scegliere. Avete ragione; diss'egli; partirete. Ah! esclamò il serafino. Il padre Anacleto si pentì subito di averla detta; ma non era più tempo. Del resto, quella esclamazione del serafino non significava rammarico; era una esclamazione breve, senza espressione, senza colore; si poteva anche interpretarla per un grido di allegrezza.

Aloise, del resto, non avrebbe mai fatto l'onore d'un pensiero alle ricchezze del nonno. Vero cavaliere antico, smarrito in questi bassi tempi distruttori d'ogni alto carattere, l'oro non disprezzava, amava. Qual fosse la sua cura, il suo struggimento, sappiamo; ora, se egli avesse avuti in balìa tutti i tesori, i regni tutti della terra, li avrebbe dati di grand'animo tutti per un bacio di quella donna che gli aveva tolta la pace del cuore. Privo di quel bacio, perduta ogni speranza, egli se ne andava tacitamente, e diremmo quasi senza rammarico, per quella china dove sono iti gi