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Aggiornato: 5 giugno 2025
Era veramente ancora presto, non avevo sonno. Pensai di finire la serata leggendo quietamente, ma non trovai subito il libro che cercavo e mi indugiai un poco intorno alla musica, decisa tuttavia a non suonare per non svegliare Alessio. Volli continuare il mio ricamo ma sul gomitolo non c'era quasi più seta.
Scrivo queste ultime parole d'introduzione alle sei del mattino. L'aria è pura, un mite lume di luna cede quietamente all'alba serena; a piè della casa un bianco mare di vapori pesanti dorme sulla valle. Vorrei che fosse così, amica mia, anche l
Nora, invece di parlar d'amore, cominciò a parlare d'affari; ma quietamente, senza più arrabbiarsi. Sai?... Io posso dire che non mi appartengo più: sono agli ordini del signor Matteo e della Cisalpina. E per il signor Matteo sono stata costretta fino ad oggi a godermi quell'uomo, quel vecchio uggioso, odioso, pesante... a fingere ancora.... Ma adesso non ne posso più e basta!
Era la prima volta che, dopo la sua malattia, essa rivedeva il cielo aperto e sereno, il lago, i monti; tutta ne tripudiava, e come a chi esce da prigione, il petto parea dilatarsele nel respirare quelle arie così soavi, così vitali. Scesi laddove il lago slanciava quietamente le ondate sovra le arene del margine, quietamente, benchè lo squagliarsi delle nevi montane e la stagione oltre l'usato dritta alle pioggie, l'avessero straordinariamente gonfiato, l
Evelina rimase alla finestra finchè potè seguirla coll'occhio; poi richiuse i vetri, e quietamente tornò a sedersi al solito posto. Che cosa spera quella matta?... Ricominciò a scrivere, ma continuando a pensare a Nora e ai due che le tenevano dietro. Che cosa spera quella matta?...
Poco dopo entrò un'altra donna nella cameretta: vi fu un bisbigliare sommesso.... Evelina uscì quietamente e l'altra adagio andò ad aprir la finestra. Era la padrona: ma in mezzo alla luce bigia, all'umidore scialbo che entrava nella stanza, come i mobili, le tende, le pareti, la padrona, tutto tutto, appariva volgare, uggioso, triste!
Forse disse solamente Giorgio, diventato serio. Forse: è la nostra parola. Siamo ciechi e quando apriamo gli occhi, è per vedere il sole che fugge, è per ricadere nella notte. Meglio dormire.... E rivolse la testa, quasi infastidita. Gli orecchini di brillanti, smossi, si rifransero vivacemente; la luna invadeva quietamente l'angolo oscuro dove stava Giorgio, ma egli non si accorgeva di nulla.
Filippo s'aspettava qualche razzo di quei famosi, ma ormai, dopo le spiegazioni con sua madre, poco gli importava ciò che si poteva dire. È vero, domandò Berto quietamente, che hai fatto scappar di casa una ragazza? Il conte Lombardi e il marchese di Spinea, che disponevano le carte nella sinistra, alzarono sbalorditi il capo, e videro Filippo che sorrideva.
Nè più sino alla sera riparlarono di tal soggetto: tennero compagnia a Giorgio fino a che egli ripartì, alle dieci e mezzo per Roma, discorrendo quietamente e freddamente di arte, di poesia, di viaggi, della societ
Io non sono mai triste, nè mai allegro. Io sono saggio; siatelo anche voi. Lo sarò rispose Calliope nettamente sorridendo. Si riposavano. Lui le parlava sempre quietamente. Lei ascoltava con gli occhi bassi, con un lieve riso della bocca. Cara fanciulla, la vita è fatta di queste separazioni. Ci sembrano amare, non sono.
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